Roma, Wesley escluso da Bolivia-Brasile: problema alla coscia destra, cosa filtra

La prima sconfitta per Carlo Ancelotti sulla panchina del Brasile contro la Bolivia, ma poco male visto che in estate aveva già staccato il pass dorato per i Mondiali 2026. Eppure la Nazionale verdeoro ha dovuto fare a meno di Wesley per l'ultimo incontro delle qualificazioni sudamericane di questa notte a El Alto.
Secondo quanto rivelato da TNT Sports Brazil, infatti, l'ex Flamengo ha avvertito un fastidio muscolare alla coscia destra prima della partita in programma a 4000 metri di altitudine e dunque non è stato impiegato dal ct italiano della Seleçao: Wesley ha viaggiato insieme alla delegazione nella città boliviana ma è stato escluso dalla panchina verdeoro ed è finito in tribuna. Al suo posto Vitinho, titolare in quella che poi è valsa la sconfitta per 1-0.
Tuttavia, dalle prime indiscrezioni provenienti dal Brasile, non sembrerebbe trattarsi di un guaio fisico serio. Ma Gian Piero Gasperini dovrà senza dubbio valutare le condizioni di Wesley, specialmente in vista dell'incontro casalingo con il Torino di Baroni.
Di recente Wesley ha raccontato anche dei retroscena del trasferimento alla Roma: "Quando è arrivata l'offerta da 20 milioni e io non stavo nemmeno giocando, ho pensato: questi sono matti. Venti milioni e io neanche gioco, e quando giocavo sbagliavo un passaggio davanti alle telecamere. Allora mi sono chiesto: come fanno a pagare 20 milioni per me? Il Flamengo accetta e succede tutto quel casino. A quel punto ho capito che non era possibile che io potessi rimanere qui, non stavo bene, nessuno mi voleva più. Poi ho visto che alla Roma è andato Gasperini. Quando l’ho saputo ho pensato: cavolo, mi vuole davvero".
E ancora: "Così è andato tutto bene con la Roma. Una volta arrivato lì, anche l’allenatore mi ha sorpreso per come mi sta facendo lavorare. Spero di crescere tanto, ovviamente ci vorrà tempo: non diventerò da un giorno all’altro Dani Alves, impossibile. Però so che ci vorrà tempo. E sento che quando un allenatore vuole così tanto un giocatore, questo ti tocca. Perché lui mi chiamava, parlava con me. C’erano altre proposte, sì, ma un allenatore che ti chiama, che ti vuole già l’anno scorso, poi va in un altro club e ti vuole di nuovo... questo ha pesato molto. Spero solo di crescere con lui, come hanno fatto tutti i giocatori che ha avuto all’Atalanta".
