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Salernitana, Tutino: "È stato un bel viaggio. Da Castel di Sangro alla promozione in Serie A”

Salernitana, Tutino: "È stato un bel viaggio. Da Castel di Sangro alla promozione in Serie A”TUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
lunedì 24 maggio 2021, 15:19Serie A
di Tommaso Maschio

Con un lunghissimo post su Instagram Gennaro Tutino ha voluto salutare Salerno e la Salernitana dopo un campionato da protagonista, 13 gol in 36 presenze e la promozione in Serie A conquistata, ringraziando tutti coloro che hanno fatto in modo che vestisse la maglia granata rammaricandosi per non aver potuto sentire il calore del tifo in questa stagione: “Non è facile trovare le parole per racchiudere questi 9 mesi a Salerno. Non bastano 9 immagini, serve ripensare a quanta strada è stata fatta per arrivare alla gioia che stiamo ancora assaporando. Ricordo ancora il giorno in cui il direttore Angelo Fabiani e Alberto Bianchi vennero a prendermi nel ritiro del Napoli a Castel di Sangro. Mi fecero capire quanto la Salernitana aveva deciso di puntare su di me. Più di qualsiasi altra squadra, facendomi sentire subito al centro di un progetto ambizioso e solido. Il primo grazie va a loro e ai proprietari Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, persone che mi hanno permesso di conoscere una città che mi ha riempito d’amore e di affetto. L’unico rimpianto di questa stagione è non aver sentito l’Arechi tremare dopo un gol, ma la gente di Salerno è stata sempre con noi. E li sentivamo, anche se non potevano essere presenti. È stato un anno magico perché questa Salernitana non è stata solo un insieme di giocatori, ma un gruppo vero. Una SQUADRA. Di uomini, di professionisti e di amici che hanno smentito tutti i pronostici della vigilia.

Merito di tutti, di chi ha giocato di più e di chi ha giocato meno. Merito di chi ha costruito quest’unione: mister Castori e tutto lo staff tecnico hanno lavorato ogni giorno spingendoci verso l’obiettivo. Ce l’abbiamo fatta, grazie anche al lavoro delle persone che non avranno titoli sui giornali ma che nello spogliatoio sono determinanti. Penso ai magazzinieri Rosario e Gerardo, al nostro team manager Sasà Avallone a Peppe, il nostro tuttofare e a tutto lo staff sanitario. Sono stati sempre con noi, soffrendo nei giorni difficili, piangendo di gioia in quel 10 maggio che è ormai un sinonimo di felicità. Abbiamo vissuto 9 mesi da favola, abbiamo scritto la storia e oggi questa stagione finisce ufficialmente. Voglio dire grazie a tutte le persone che ho citato qui sopra e a tutta Salerno. Tutto è cominciato un giorno di settembre a Castel di Sangro. Nove mesi dopo, godiamoci il riposo e ripensiamo a quanto è stato bello questo viaggio. Partito da lontano e arrivato in serie A”.

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