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TMW RADIO - Agostinelli: "Immobile in difficoltà con squadre chiuse. Mi intriga la Fiorentina"

TMW RADIO - Agostinelli: "Immobile in difficoltà con squadre chiuse. Mi intriga la Fiorentina"TUTTO mercato WEB
mercoledì 14 luglio 2021, 18:55Serie A
di Alessio Del Lungo
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Andrea Agostinelli intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'allenatore e commentatore tv Andrea Agostinelli è così intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Niccolò Ceccarini e Francesco Benvenuti, cominciando dalla vittoria dell'Europeo dell'Italia: "Qualcuno aveva dei dubbi perché non avevamo incontrato squadre importanti, ma se rimani imbattuto per 34 partite c'è poco da fare i conti. Abbiamo però ritrovato la solidità difensiva, ci tirano poco in porta, merito dell'organizzazione di squadra e poi abbiamo il portiere più forte del mondo, così 8 volte su 10 ai rigori la vinci. E' stata una vittoria straordinaria, l'abbiamo strameritato per organizzazione, per gruppo e senza quelle stelle mondiali eliminate troppo presto, abbiamo vinto"

La partita che abbiamo sofferto di più è stata quella con l'Austria.
"Abbiamo incontrato un'Atalanta con ritmi e aggressioni superiori alla media. E' stata una partita dove il nostro potiere ha dovuto metterci una pezza, ma non potevamo non soffrire... Anche con la Spagna abbiamo giocato peggio, ma abbiamo strameritato. Anche l'Inghilterra ha fatto zero tiri in porta, ha difeso e basta in casa a Wembley".

Abbiamo vinto l'Europeo senza il grande centravanti.
"Non avevamo la punta da 30 gol a campionato. Le partite vinte 4-3, 5-2 non mi hanno mai convinto perché mi davano l'idea di una squadra forte, ma in grande difficoltà con la palla agli avversari. Noi facevamo 4 opportunità e i nostri avversari mezza. Questo dimostra gruppo, equilibrio... Mi è piaciuto l'attaccamento che hanno avuto questi ragazzi, non ho mai visto un gruppo così unito. Vanno dati meriti totali all'allenatore e al suo staff".

Immobile ha comunque vinto la Scarpa d'Oro. Non è il centravanti ideale per Mancini?
"Quando gioca in una squadra che gioca tutta nella metà campo avversario, dunque fraseggia va più in difficoltà. Se invece gioca negli spazi e in contropiede è uno che può risultare migliore. L'Italia ha sempre comandato il gioco, la squadra avversaria si piazzava dietro e c'era poco spazio tra la linea avversaria e il portiere. Sono caratteristiche di un giocatore".

Jorginho è andato migliorando anno dopo anno.
"Proprio perché è un gruppo la mancanza di uno o di un altro non avrebbe inciso troppo. Magari ci sono quei 2 o 3 insostituibili e Jorginho è sicuramente uno di questi anche se si vede poco. Penso sia importantissimo per il gruppo e tra i migliori al mondo nel suo ruolo".

Chiellini ce la farà ad andare al Mondiale?
"Ce la farà sì ad andare al Mondiale. Bisogna fare una standing ovation e paragonarlo ai migliori di tutti i tempi dell'Italia. Per lui solo applausi e ce la farà benissimo".

Vede una lotta ancor più ingarbugliata per lo Scudetto?
"Non vedo scontato nulla, anche se l'Inter resta la più forte. L'Europeo potrebbe aver caricato alcuni giocatori di prim'ordine oppure averli scaricati. Dopo queste competizioni non si sa mai come faranno le prestazioni i calciatori, poi ci sono stati tanti cambi di allenatori. E' un grosso punto interrogativo".

Se si dovesse rientrare negli stadi, si tornerebbe a respirare un'altra aria.
"E' proprio un altro sport. Bisogna rimanere attenti, non basarci solo sulle vaccinazioni, ma i giocatori fanno prestazioni diverse con il pubblico".

L'esempio di Wembley, vedendo il contesto dell'Inghilterra, non so quanto sia un esempio.
"Vedere 60.000 allo stadio fa piacere, ma andiamo contro a quello di cui abbiamo parlato per un anno e mezzo. Tutti ci si fida dei vaccini, tra un anno o due diventerà una cosa normale il Covid, ma ancora siamo sotto botta. Bisogna starci sempre attenti. Io sono vaccinato, ho avuto il Covid, ma ho ancora paura".

Molto suggestivo Empoli-Lazio alla prima giornata con Sarri che torna in Toscana e Juric contro Gasperini.
"Non c'è proprio lo scontro diretto importante, ma queste sono situazioni da poterci parlare e fare un discorso. Sarri andrà ad Empoli dove è iniziata la sua storia vera. Bisogna tenere conto anche del dilettantismo che ha fatto, è molto importante e lo stimo davvero perché è partito dal basso, conquistando tutto con le proprie forze. Tornare ad Empoli per lui è un'emozione. Juric contro Gasperini è una sfida che abbiamo già visto".

Delle seconde linee qual è la squadra che la intriga di più per riconfermarsi o ritornare a livelli accettabili?
"Mi augurerei la Fiorentina perché è troppo tempo che non torna a dire di giocarsi l'Europa League all'ultima giornata. Italiano è giovane, ma anche bravo. La partenza sarà importante perché dà sicurezza ed entusiasma la piazza. Passare da La Spezia a Firenze è un bel salto, le pressioni sono diverse e maggiori. Mi intrigano i viola".

La Sampdoria riparte da D'Aversa.
"Quando vai in una squadra che ha fatto bene con il suo allenatore è complicato. Ranieri ha fatto bene, ma anche Inzaghi va all'Inter e che deve dire? Mi viene da dire che il massimo è stato fatto da Gasperini all'Atalanta, per me è il più bravo in Italia. Per il resto D'Aversa non avrà un compito semplice, ma è il lavoro dell'allenatore".

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