Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Calaiò: "Se il Napoli va in finale è un'impresa. Che patata bollente D'Aversa"

TMW RADIO - Calaiò: "Se il Napoli va in finale è un'impresa. Che patata bollente D'Aversa"
© foto di Nicola Ianuale/TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 10 febbraio 2021, 19:33Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Emanuele Calaiò intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00

L'ex attaccante Emanuele Calaiò è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Le sue riflessioni cominciano dal momento del Napoli: "A livello statistico otto sconfitte adesso sono tante per una squadra che vuole lottare per i vertici e la Champions. Stasera sarà dura, l'Atalanta ha ripreso a correre e sta bene fisicamente, mentre per il Napoli piove sul bagnato tra Manolas infortunato e Koulibaly col virus... Se passerà il turno, sarà un'impresa".

Mancherà Gomez a Gasperini?
"Hanno perso una bandiera, un leader nello spogliatoio e sul campo, ben visto da società e piazza. Normale che ci sia stata della polemica, ma stimo molto una società come la loro, che crede nei giovani e sforna giocatori italiani ed esteri incredibili. Anno dopo anno, vanno a prendere sempre sostituti ai titolari: la differenza tra Inter, Juve e Atalanta è che le prime due si basano sul singolo, e senza Lukaku e Ronaldo perdono tanto, mentre nell'Atalanta è il collettivo che si muove, con un'idea tattica ben precisa. Io che lavoro nello scouting e coi giovani, li ammiro. Ogni volta che vedo uno bravo in C mi chiedo di chi sia, e la risposta è dell'Atalanta".

Gattuso e Gasperini sono diversi?
"Molto. Gasperini ci ha sempre abituato ad un'Atalanta uomo-contro-uomo a tutto campo, la forza della sua squadra è la tenuta fisica ed atletica. Più che Gattuso è Juric a essere simile a lui, a Verona gioca allo stesso modo, ed è stato suo vice per anni. Gattuso cambia più spesso, manca una sua vera identità. Però devo dire anche che stare due-tre mesi senza Osimhen e Mertens non è facile...".

Il limite di Marco Giampaolo è caratteriale?
"Sì, confermo. Lo trovo incredibile per capacità tattiche, è sicuramente tra i migliori che abbia mai avuto. Sicuramente è una persona particolare, molto chiusa, deve trovare la società giusta per lui e ultimamente, con questi presidenti che fanno il mercato, va a finire spesso così. Alla Samp l'aveva trovato, a Torino magari no... Non è scattata la chimica giusta tra loro".

Oggi riconosce il Conte di 10 anni fa?
"Lo riconosco a tutti gli effetti. La cosa bella sua è che quello che vedete ora, come si scalda, lo faceva già ad Arezzo e Siena: ha una personalità incredibile e non si tiene niente, dice quello che pensa. Per lui in uno spogliatoio sono tutti uguali, chi non merita non gioca, e queste cose le vedo anche adesso. Vuoi o non vuoi, ma così tanti anni di Juventus ti danno una mentalità vincente. Come allenatore è straordinario".

D'Aversa salverà il Parma?
"Intanto dico che mi dispiace davvero tanto per questa situazione, Parma è una mia seconda casa. Con Liverani avevano iniziato un progetto intorno a lui, ma quando è arrivato ha provato un gioco totalmente diverso da quello di D'Aversa, più chiuso e bravo a ripartire sugli esterni, e non ha avuto il tempo per chiedere i giocatori che voleva. Non aveva il trequartista e le mezzali adatte, si è trovato in difficoltà e a volte il Parma continuava a giocare come se ci fosse D'Aversa. Ora Krause deve ricostruire tutto, e D'Aversa si è preso una patata bollente. Vedo la squadra sfiduciata, e se perdi continuamente si fa dura risalire".

Perché Destro ha vissuto anni di oblio?
"Nel calcio purtroppo ci sono tante sfaccettature, non conta solo il campo ma anche tenere una vita da professionista in tutto e per tutto, magari avendo pure una famiglia vicino. E poi avere meno infortuni possibili... Ricordo che quando eravamo a Siena venne a vedermi un osservatore di Prandelli (all'epoca ct della Nazionale, ndr) ma mi ruppi il perone e addio. Le qualità le ha sempre avute, è che di carattere è uno molto timido, senza quella cazzimma che ci vuole in certe piazze. Anche a Bologna non ha fatto bene, al Genoa invece benissimo, ora è un titolare inamovibile. Per me è pure questione di fiducia, sono stato a Napoli tanti anni e al quarto di A, con Reja, il mister voleva uno più di peso perché diceva che con Lavezzi non potevo giocare, e presero Zalayeta. Non conta solo la bravura".

Come valuta lo Spezia?
"Bello vederli in Serie A a giocarsi le partite a viso aperto ogni domenica. La squadra ha giocatori normali, ma hanno fame, e poi c'è la mano da allenatore. A me Italiano fa impazzire dai tempi di Trapani. Il suo Spezia sta incantando".

Come si trova nelle sue nuove vesti?
"Ho avuto la fortuna che Fabiani, Lotito e Mezzaroma mi abbiano dato l'opportunità di rimanere nel club (Salernitana, ndr) col settore giovanile. Oggi faccio scouting per la prima squadra, e devo crescere ancora".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile