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TMW RADIO - Santacroce: "Mourinho può tornare top, colpo pazzesco. Napoli, non mollare ora"

TMW RADIO - Santacroce: "Mourinho può tornare top, colpo pazzesco. Napoli, non mollare ora"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 5 maggio 2021, 19:32Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Fabiano Santacroce intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L’ex difensore Fabiano Santacroce, oggi agente sportivo, ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L’intervista comincia da Mourinho e dai suoi ricordi del portoghese: “Quella che ho affrontato, e con cui abbiamo vinto una partita tra le più gioiose della mia carriera (nel 2009, ndr) era un’Inter pazzesca”.

Come lo ricorda il Mou avversario?
“Lo guardavo con ammirazione, ha saputo distogliere dal grande problema dell’Inter: si parlava di tutto tranne che del campo, si guardava alla vita fuori. Ha capito il problema, si è saputo mettere in mezzo facendosi amare da tutti i suoi giocatori, tutti matti per lui, sia chi giocava che chi no. Sono felice sia tornato in Italia”.

Colpo mediatico o grande allenatore?
“Forse non lo metterei tra i top top, ma ci può tornare. E come colpo mediatico è stato pazzesco. In più conosce bene il campionato italiano, dove ha fatto grandissime cose. Mi aspetto molto da lui”.

Si aspettava la retrocessione del Parma?
“Negli ultimi due anni si sono salvati grazie a partite che non dovevano vincere. Tante, a dimostrare la solidità. Quest’anno hanno raccolto tutta la sfortuna mancata negli anni prima: è andato tutto male, anche quando meritavano ampiamente la vittoria perdevano. Come città e tifoseria sono abituati a molto peggio, si rialzeranno e sarò felicissimo di ritrovare il Parma in Serie A”.

A gennaio sarebbe servito qualcuno con più esperienza?
“Il grosso del problema è stato questo, prendere tanti ragazzi che non conoscevano il campionato italiano, venendo da fuori. Assemblarli è dura, specie per chi si deve salvare. In Italia c’è un campionato totalmente diverso dagli altri, con partite tattiche e più noiose rispetto ad altri, ma bisogna conoscerlo e magari l’hanno sottovalutato. Credo faranno tesoro di questa esperienza, investendo in maniera più oculata”.

Quanto è felice per il Como in Serie B?
“Tantissimo, perché ci ho passato anni bellissimi: quelli del settore giovanile sono ancora di divertimento, in cui senti meno peso e pressione intorno a questo sport. Felicissimo di aver appreso che hanno investito sui giocatori giusti, su un dirigente bravo ma soprattutto sul settore giovanile. C’erano i direttori di quando giocavo io”.

Quanti si iscriveranno alla prossima Serie C?
“E quante finiranno il campionato? Ormai non è più solo l’iscrizione… Col Cuneo ci siamo iscritti, eravamo ai playoff e ci siamo ritrovati nei play out perché la società non pagava. Serve una riforma nel calcio o non troveremo la sostenibilità. Ci sono piazze storiche che hanno avuto difficoltà, sarebbe più bello rivedere un calcio vecchio stile”.

Il Napoli arriverà in Champions?
“Il grosso del problema del Napoli di quest’anno sono state le assenze di giocatori chiave tutti assieme e nello stesso periodo. Si sapeva che l’annata non sarebbe stata semplice già per nessuno, il Napoli è stato più sfortunato degli altri. Aver dovuto giocare con Lozano punta spiega tutto… Devono ancora crederci, però, le avversarie hanno partite difficili”.

Osimhen e Mertens troppo fondamentali? Rrahmani le piace?
“Sì, in attacco ti fanno la differenza e li puoi usare davanti in maniera diversa a seconda di chi hai davanti: un bel jolly per l’allenatore, e senza di loro si fa dura. Rrahmani mi ha stupito, ha potenzialità”.

Il futuro della Serie A è maggior competitività in cima?
“Il livello si è alzato, il Milan è stato davanti per metà campionato: tante squadre si sono rinforzate. Sarà sicuramente tutto più bello… L’Inter comunque la davo vincente già ad inizio campionato, vedendo la rosa ero convinto avrebbero dato tutto. La Juventus però negli anni futuri tornerà di sicuro. Il Covid ha dato una mano nel mischiare un po’ le carte”.

Chi vede più in difficoltà nella lotta salvezza?
“Ho paura per il Benevento, in queste ultime partite ha dato segni di sofferenza. Come papabile retrocessa metto loro”.

Non riescono a vincere.
“Non hanno una buona forma, fisica ma sopratutto mentale. E ci sono partite che vanno giocate di testa, sapendo quando osare e quando no. Se non sei lucido diventa dura”.

Che effetto le ha fatto ritrovare Cosmi in Serie A?
“Serse è un allenatore fantastico. Vi racconto una chicca: quando giocavamo c’erano giocatori che chiedevano al capitano che chiedevano di non essere messi sulla fascia di Serse. Ti diceva tante di quelle parole che se non eri forte a livello emotivo, non toccavi più palla. Per la partita fa la guerra con tutti, poi finito il match ti invitava all’aperitivo e ci chiacchieravi. Un personaggio favoloso”.

Ci racconta Haoudi?
“Durante tutto l’anno è stato monitorato. Ora il Livorno è retrocesso, e spero che torni subito perché in Serie D non si può vedere. Lui ha fatto molto bene e dimostrato qualità che se potenziate potrebbero far parlare di lui anche in realtà più grandi. Gli stiamo facendo un progetto per metterlo nelle condizioni migliori, ci sono interessamenti da Serie A, B ed estero. Gioca da centrocampista offensivo, sa saltare l’uomo e creare spazi: con la palla ci sa fare, deve imparare tanto ma ha delle potenzialità grandi e non lo dico perché sono il suo agente!”.

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