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Tomori racconta l'arrivo al Milan: "Indossare la maglia rossonera la prima volta è stato surreale"

Tomori racconta l'arrivo al Milan: "Indossare la maglia rossonera la prima volta è stato surreale"TUTTO mercato WEB
© foto di © DANIELE MASCOLO
lunedì 6 marzo 2023, 15:38Serie A
di Simone Bernabei

Il difensore del Milan Fikayo Tomori ha parlato al sito ufficiale della UEFA per la serie Next In Line: "Il mio sogno nella vita potrebbe sembrare un po' banale, ma è non avere rimpianti. A fine carriera voglio poter dire che ho fatto tutto quello che potevo; che ho permesso a me stesso di essere me stesso. Alla fine, se vincerò un milione di trofei o se avrò vinto solo lo Scudetto, sarò comunque soddisfatto di ciò che ho fatto".

Il trasferimento in Serie A dal Chelsea?
"In Italia è più un: 'Ok, qui è dove devi essere quando la palla arriva. Questo è il modo in cui il tuo corpo deve essere. Qui è dove devi passare la palla'. In Inghilterra invece si può giocare più d'istinto. In Italia si cerca di eliminarlo il più possibile, così da sapere già cosa fare in campo, come giocare e dove passare la palla".

Le giovanili con il Chelsea?
"Il primo giorno che sono andato all'accademia, c'erano bambini di tutta Londra che sapevano fare le stesse cose che sapevo fare io. E per me non è stato facile. Ricordo che quando sono salito in macchina ho detto a mio padre: 'Papà, non sono sicuro di poter tornare'. Lui mi disse: "No, no, tornerai di sicuro. Hai bisogno di stare in un posto dove sei messo alla prova, dove puoi migliorarti'".

I primi giorni al Milan?
"Una volta arrivato qui, ricordo di aver indossato la maglia a strisce rossonere. È stato semplicemente surreale. San Siro è come un monumento. Riesci a vederlo sempre mentre guidi. È come se fosse proteso verso di te. Poi, il giorno della partita, i tifosi sono lì da due ore prima della gara. Si sente l'energia che emanano".

Le notti di Champions a San Siro?
"Si giocano le partite di campionato, le coppe nazionali, ma quando arriva la Champions League è tutto diverso. Le luci di San Siro sono un po' più luminose. Ascolti i tifosi fino all'ultimo minuto prima del fischio iniziale quando tutto lo stadio urla insieme 'The Champions'. Ti fa venire la pelle d'oca, anche se succede ogni volta. È pazzesco. Ricordo che quando ho segnato contro il Liverpool, ho pensato: 'Ho segnato a San Siro per il Milan in Champions League. Wow, questo è quello che guardavo fare ai miei idoli e ora lo sto facendo io'. È pazzesco pensarci".

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