Un terzino, un centrocampista e un attaccante: Juventus, le priorità di un mercato a rilento

In casa Juventus il sentimento dominante è l'incompiutezza. Dopo le mosse low-cost e gli incassi dalle coppe, il mercato bianconero fatica a decollare e la squadra si ritrova ancora con diverse lacune. Jonathan David e Joao Mario sono arrivati, ma le vere priorità di Tudor e Comolli restano in sospeso. Il ritiro pre-stagionale è iniziato senza grandi colpi. David è arrivato a parametro zero (con ricche commissioni), Joao Mario in uno scambio con il Porto, e 32 milioni sono stati destinati a Conceiçao. La scelta, per ora, è stata l'usato sicuro, rimandando l'assalto a Sancho solo in caso di cessione di Nico Gonzalez per almeno 30 milioni.

Comolli, in un silenzio criptico, potrebbe star accumulando il tesoretto Champions e Mondiale per Club per sferrare due colpi da titolari. La Juve, come ammesso da Tudor, ha bisogno di un paio di innesti chiave per ambire alla vetta. Sulla fascia sinistra, con Cambiaso stabilmente a destra e Cabal appena rientrato da un infortunio, si cercano alternative: Piquerez, Gutierrez e Molina sono i profili seguiti. A centrocampo, con il mal di pancia di Douglas Luiz e la necessità di supporto per Locatelli-Thuram, si cerca un semi-titolare. Hjulmand, Kessié, André e Bissouma sono sotto osservazione, con un budget di circa 30 milioni.

Il fronte più caldo resta l'attacco. L'agente di Vlahovic è atteso a Torino per risolvere la complicata situazione del serbo, con il contratto in scadenza e il rinnovo ormai tramontato. Milik guarda ai paesi arabi, mentre Kolo Muani spera in un altro prestito dal PSG. Hojlund, in uscita dal Manchester United, resta un'idea. La gestione degli esuberi (almeno otto tra cui Douglas Luiz, Kostic, Weah, Vlahovic e Milik) sarà cruciale per alleggerire il monte ingaggi, un diktat della proprietà. La Juve ha bisogno di sbrigarsi. A scriverlo è il Corriere dello Sport.