Reggiana, Dionigi: "Col Palermo gara giusta al momento giusto. È lo stimolo che serve"

"Siamo consapevoli dell’organico del Palermo e dello stadio in cui andremo a giocare: è la partita giusta al momento giusto. Una sfida bellissima, che sarà l’esordio in Serie B per diversi ragazzi davanti a 27-30mila spettatori. Per noi è un test caratteriale importante, da affrontare liberi mentalmente, ma sapendo che ci vorranno corsa, intensità, cattiveria e tanta dedizione al compagno. Partire contro un avversario così forte può essere il miglior stimolo": così, come si legge su tuttoreggiana.com. il tecnico della Reggiana Davide Dionigi, che ha parlato alla vigilia della sfida contro il Palermo, che si giocherà domani al 'Barbera'.
Il mister ha poi proseguito: "Con il Palermo servirà la massima attenzione, poi vedremo quale sistema di gioco e quali altezze di pressione utilizzare. La preparazione cambia sempre, ma il concetto resta quello: adattarsi mantenendo la nostra identità. Alla prima di campionato, in casa loro, è normale che cerchino di partire forte, hanno grandi aspettative per il budget investito e la qualità dei giocatori, ma i confronti durano 90. Noi dobbiamo essere pronti all’impatto e affrontarli con durezza e spensieratezza, come è stato fatto in Coppa Italia contro un’altra squadra molto forte".
Il discorso si sposta quindi al mercato: "A parte Sampirisi, fuori da tempo, mancheranno solamente Girma e Urso. Rozzio e Meroni saranno invece a disposizione: partiranno dalla panchina, ma li abbiamo recuperati pienamente. È chiaro che sul piano atletico devono ancora crescere, soprattutto Meroni che ha saltato praticamente tutto il ritiro. Gondo? Sta lavorando molto bene: ha capito che solo il lavoro può portare i gol. Mi piace perché ascolta e si mette in discussione, cosa non scontata per giocatori già affermati. È segno di grande umiltà. E Novakovich vogliamo sia dei nostri: deve respirare subito l’aria del gruppo e dei nostri valori. Si è presentato bene, in buona condizione fisica almeno per quanto riguarda il peso. Chiaramente gli manca il campo, ma sono contento del suo approccio".
Il tutto si lega al tema mercato: "Per noi allenatori sarebbe meglio chiuderlo in 20 giorni, finché resta aperto ci sono sempre situazioni di incertezza tra chi può andare e chi può arrivare. Però qui la regola è chiara: la professionalità viene prima di tutto. Chi non la garantisce, resta fuori. Per il resto, andiamo avanti con il nostro lavoro".
E conclude riprendendo le parole di patron Amadei, che ha confermato la volontà della proprietà di andare avanti: "Ci ha dato serenità. Quando si parla di possibili cambi societari si crea sempre incertezza, ma qui lo spogliatoio non ne ha risentito: i ragazzi hanno sempre lavorato forte. Ora che c’è stabilità, è una sicurezza in più".
