Sampdoria, i numeri di un fallimento: solo sei vittorie interne e tre successi negli scontri diretti

Il grande incubo si è materializzato in una notte di metà maggio. La Sampdoria per la prima volta in 79 anni di storia retrocede in Serie C. Lo fa sul campo, dopo prestazioni sempre più deludenti, con risultati sempre più scadenti che hanno portato la squadra prima sull’orlo del baratro e poi a precipitarci dentro con tutte le scarpe. Un fallimento su tutta la linea, una delusione per una parte di città che adesso vuole che i nodi vengano al pettine dopo tanto sostegno incondizionato.

Solo sei vittorie casalinghe
Una stagione che ha assunto sempre più i contorni del disastro e soprattutto che non ha avuto, nonostante l'afflusso di pubblico sempre superiore alle 20mila unità, nel "Ferraris" il suo fortino. Fra le mura amiche infatti sono state solo sei su 19 le vittoria ottenute, due delle quali nell'ultima gestione Evani-Lombardo. Numeri impietosi che certificano come una squadra senza carattere non riusciva a tramutare la spinta dei tifosi in energia positiva ma soltanto in pressione.

Solo tre vittorie negli scontri diretti
E non solo. Gli scontri diretti sono stati fatali per la squadra blucerchiata. Contro le squadre invischiate nella lotta per non retrocedere sono arrivate solo quattro vittorie: contro il Mantova (match firmato da Kasami), contro il Cosenza, contro il Cittadella e contro la Salernitana. Tutte gare casalinghe. Per il resto sono arrivati: un punto contro la Carrarese (pari a Marassi e sconfitta in Toscana), un punto contro la Reggiana (sconfitta interna e pari al Mapei Stadium), un punto contro il Brescia (ko interno e pareggio al “Rigamonti”, un punto contro il Frosinone (2-2 allo “Stirpe” e rovinoso 0-3 a Marassi) e poi lo 0-0 esterno esterno contro il Cittadella e le sconfitte di Cosenza e Salerno.