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SPAL, Rastelli: "Le sorti della squadra sono nelle mie mani. Darò tutto me stesso"

SPAL, Rastelli: "Le sorti della squadra sono nelle mie mani. Darò tutto me stesso"TUTTO mercato WEB
venerdì 19 marzo 2021, 15:24Serie B
di Davide Soattin
fonte Inviato a Ferrara

Dopo l'esonero di Pasquale Marino, la SPAL ha puntato su Massimo Rastelli. Il nuovo allenatore biancazzurro si è presentato questa mattina alla stampa, in attesa dell'esordio di domani sera contro il Cittadella. Di seguito le parole del tecnico, raccolte dall'inviato di TuttoMercatoWeb:
“Oggi mi ritrovo a sostituire un ottimo professionista, che ha dovuto affrontare diverse difficoltà. Purtroppo sappiamo che nel nostro ruolo, quando non arrivano i risultati, i primi a pagare siamo proprio noi. Ho accettato questa sfida con grande entusiasmo perché ritengo Ferrara una di quelle piazza che più si avvicinano al mio modo di fare calcio. C’è una società seria, ambiziosa e a cui piace programmare il futuro, oltre che un direttore sportivo giovane con cui confrontarmi e dialogare. Penso che sia un vero peccato che la squadra si trovi in una situazione di difficoltà, ma sta a me ora trovare la chiave giusta per venirne fuori al più presto”.

Quali sono le principali problematiche che dovrà affrontare?
“Bisognerà andare a toccare tutti i tasti perché non c’è un solo aspetto su cui porre l’attenzione. L’allenatore deve anche saper essere psicologo. Nei prossimi giorni lavorerò sulla tecnica, sulla tattica, sulla testa dei ragazzi e sulle motivazioni. Questi sono gli aspetti che servono ad un gruppo per affrontare le partite nel migliore dei modi”.

Tatticamente che SPAL ci dobbiamo aspettare?
“Non sono un integralista, ma in base alle caratteristiche della squadra che alleno poi vado a cucire il miglior vestito per la SPAL”.

Cos’ha detto alla squadra al suo arrivo?
“In questi cinque giorni ho parlato con tutti i ragazzi per capire quali criticità e quali difficoltà hanno riscontrato fino ad oggi. In questo primo impatto penso che sia fondamentale creare quel giusto clima di empatia dove l’aspetto motivazione è fondamentale e preponderante per ottenere grandi successi. Poi l’aspetto qualitativo e tecnico verrà fuori. Sto lavorando sull’orgoglio. I ragazzi sanno benissimo quanto sia importante la maglia della SPAL, ma a volte questa responsabilità può diventare un boomerang. Starà a me trovare la predisposizione giusta e la feroce determinazione per far sì che in campo si facciano valere”.

Arriva il Cittadella. Su chi farà affidamento domani sera?
“Quando si cambia allenatore tutti fanno parte del progetto, si azzera tutto e così non ho gerarchie prestabilite. Domani scenderà in campo una squadra affiatata, ma io non lascio nessuno dietro. Faccio in modo che tutti si allineano e che tutti diano l’anima per la SPAL per guadagnare terreno”.

L’organico a disposizione la soddisfa?
“La SPAL ha un organico di primo ordine e mi soddisfa. Siamo pronti a fare in modo che la SPAL torni in massima serie”.

Avrà tante assenze.
“L’importante è avere undici giocatori in campo, mentre non mi creano problematiche o pensieri in particolare le assenze. Non voglio alibi o scusanti come l’arbitro oppure il terreno. Saremo undici in campo come lo saranno gli avversari e questa nostra superiorità dovremo farla vedere in campo”.

La squadra come l’è sembrata?
“La squadra mi ha dato grande disponibilità e si sta impegnando al massimo negli allenamenti. Negli ultimi giorni abbiamo recuperato in parte Tomovic, Sala e Valoti che si sono allenati parzialmente in gruppo. Mi auguro che oggi tornino con il resto dei compagni, almeno per provare a portarli con noi domani sera”.

Ci può dire qualcosa in più del suo staff tecnico?
“A Ferrara porto con me Dario Rossi che è il mio secondo, una persona che ha iniziato con me alla Juve Stabia. Poi piano piano si sono affiancati Fabio Esposito, che è il mio preparatore atletico e David Dei, che si curerà in maniera maniacale delle palle inattive. Infine devo ringraziare la società che mi ha permesso di portare un mio ulteriore collaboratore che è Marco Cossu, che era con me già a Cagliari”.

Chi conosceva già all’interno dello spogliatoio?
“Sicuramente Strefezza, che era con me a Cremona e lo conosco benissimo. Ma conosco bene anche tutti gli altri e le loro caratteristiche, anche se non li ho mai avuti. Alcuni li avevo affrontati da avversario”.

TMW - C’è un messaggio che vuole lanciare ai tifosi?
“Io sono estremamente cosciente della responsabilità che ho, così come sono consapevole che le sorti della squadra sono nelle mie mani. Ma responsabilità e pressioni mi hanno sempre dato una carica incredibile e darò tutto me stesso, lavorando ventiquattro ore su ventiquattro per ottenere il massimo in queste ultime nove partite”.

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