AlbinoLeffe, Obbedio: "Completeremo la rosa con portiere under e quinto a destra"


Nel corso dell'appuntamento odierno di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Sportivo dell'AlbinoLeffe Antonio Obbedio che, partendo dal quarto posto della passata stagione, ha fatto il punto della situazione quando il ritiro della compagine lombarda ha già preso il via: "Siamo ripartiti con tante novità, essere arrivati al quarto posto è stata una cosa molto gratificante, molto bella, perché comunque con la rosa quarta per media età del girone abbiamo fatto un buon campionato. Quello ha creato anche dei presupposti su qualche singolo giocatore, abbiamo dovuto fare dei cambiamenti non solo per scelte nostre ma anche per le loro scelte professionali: qualcuno avremmo voluto tenerlo, ma giustamente ognuno ha fatto le proprie scelte ed ecco che ci siamo trovati a dover cambiare parecchio".
Come state andando a cambiare quella che è la struttura della rosa?
"Abbiamo inserito tre centrocampisti, messo un difensore centrale mancino come Sottini dietro, davanti abbiamo preso Svidercoschi ma sicuramente manca ancora qualcosa, perché dobbiamo completare la squadra con un portiere del 2004 o anche 2005 e un quinto a destra che abbia un certo spessore perché li siamo ancora scoperti; poi valuteremo da farsi in attacco anche in base a ciò che succederà con il nostro gioiellino, che è Zoma".
A proposito di mercato, si strutturano le squadre. A sensazione, rispetto al passato, ci saranno più squadre pronte a lottare per la promozione nel Girone A?
"L'anno scorso c'è stato effettivamente un duello tra Padova e Vicenza, sono andate a mancare clamorosamente alcune squadre tra cui la Triestina. Quest'anno sulla carta il roster di quelle che hanno determinate ambizioni è un po' più ampio perché oltre al Vicenza ci saranno sicuramente Cittadella, l'Union Brescia, il Lecco e il Renate, che ha mantenuto quasi totalmente l'ossatura dell'anno scorso, quando è arrivato quinto in classifica. Poi ci saranno sempre le solite conferme e sorprese, il Trento che comunque è sempre una squadra ambiziosa, e ci sarà sicuramente più equilibrio".
La Triestina è a rischio, futuro incerto, e troppo spesso si parla ancora di queste problematiche di natura economica dei club. Come si potrebbero limitare?
"Sulla Triestina sono tante le incognite, a oggi sembrano più le possibilità di una non partecipazione rispetto alla presenza in organico della truppa alabardata, ma mancano ancora dieci giorni, quindi staremo a vedere, le proprietà straniere ci hanno abituato a sorprese last minute. Ma per limitare le problematiche, per me, ci sono solo due mezzi. In base a quanto spendi, in base al monte ingaggi che fai, si rende obbligatoria una fideiussione di copertura, e quindi già si risolve il problema: se io spendo 3 milioni di euro, devo garantire la fideiussione di 3 milioni di euro, ma questo non succede per nessuna squadra. In secondo luogo, devono essere inseriti i pagamenti mensili obbligatori, il calcio penso sia l'unico mondo lavorativo dove non si viene pagati mensilmente. Se però viene inserito questo obbligo al secondo mercato pagamento si viene estromessi, anche accorciando i tempi della giustizia. Per me sono le uniche due soluzioni".
Un problema che comunque non riguarda l'AlbinoLeffe, virtuoso modello. A tal proposito, quali sono gli obiettivi stagionali?
"Per il nostro presidente è fondamentale raggiungere velocemente la quota salvezza per preservare tutto quello che ha costruito e ha sviluppato, abbiamo anche un centro sportivo meraviglioso. La base è assolutamente arrivare a questo primo traguardo, che non è mai così scontato per una realtà come la nostra, poi, come l'anno scorso, dopo aver raggiunti quel traguardo, cercheremo di alzare l'asticella. Però bisogna essere consapevoli di quanto abbiamo cambiato. Sono andati via sette giocatori over, e quando cambi tanto ci possono essere delle sorprese. A volte possono essere positive, speriamo che lo siano".
Domanda extra: domani ci sarà la conferenza di presentazione della nuova Lucchese che ripartirà dall'Eccellenza. Come vede questa ennesima rinascita?
"Ho avuto la fortuna e il privilegio di indossare quella maglia da giocatore e poi di essere Direttore Sportivo del club. I tifosi e la città non meritano questa situazione a livello calcistico deprimente, ma è questa la situazione che si vede in tante altri importanti realtà. Ormai si fa fatica, e purtroppo è brutto dirlo, ma bisogna anche abituarsi al fatto che grandissime piazze possono fallire e ripartire dal basso. La speranza è che ci siano persone imprenditori seri che possano accompagnare la risalita senza fare mai il passo più lungo della gamba, cercando di strutturarsi e di consolidarsi. Mi dispiace per Lucca, spero che questa ripartenza sia la base per riportare le categorie che le competono".
