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Renate, Obbedio: "Vogliamo stare più attaccati possibile al treno promozione"

ESCLUSIVA TMW - Renate, Obbedio: "Vogliamo stare più attaccati possibile al treno promozione"TUTTO mercato WEB
giovedì 11 marzo 2021, 17:04Serie C
di Claudia Marrone

Le posizione sempre di vertice, che sono poi un susseguirsi degli anni passati, il record storico di punti conquistati in Serie C, un calcio che è tra i più belli della categoria, la promozione che non è poi così un miraggio: questa, almeno finora, la stagione 2020-21 del Renate.
Una delle squadre che ormai fa notizia quando perde, non quando vince, perché gli abiti della Cenerentola sono svestiti da un po', ed è giusto adesso indossare quelli della regina.
Del momento delle pantere brianzole, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ne ha parlato il Ds Antonio Obbedio.

Dal primo al terzo posto, dopo aver lungamente tenuto la vetta: c'è rammarico?
"Il primo posto era il compimento di una serie di risultati e prestazioni veramente al top, era stato conquistato con merito, poi c'è stato un calo fisiologico dalla prima giornata del girone di ritorno, ma era da mettere in conto, succede a tutte: a Como comunque non avremmo meritato la sconfitta, come non l'avremmo meritata altre volte, le prestazioni non sono mai mancate e non siamo mai stati dominati da nessuno. Si può forse dire che i punti che ci mancano dalla vetta sono dovuti a qualche pareggio di troppo, il distacco dal vertice sta li: manca solo la vittoria. Vanno poi fatti i complimenti alle dirette concorrenti che hanno avuto un passo come noi lo abbiamo avuto nel girone di andata, ma scendiamo in campo con la voglia di migliorarci sempre, consapevole che ce la possiamo giocare con tutti. Il campionato deve ancora terminare".

Nell'occhio del ciclone gli arbitraggi, tante le squadre che hanno recriminato: un rush finale bollente?
"Come sbagliamo noi direttori a costruire una squadra o i calciatori a interpretare una partita, anche gli arbitri possono sbagliare o avere alti e bassi. Mi darebbe fastidio se ci fosse una continuità di sviste sempre con il solito club, magari non di alta classifica, oppure nei match di cartello, ma ho sempre creduto alla buonafede degli arbitri".

Accenna ai match di cartello però. Si riferisce all'espulsione di Damonte col Como, quella di Galuppini con la Pro Vercelli e alcuni episodi con il Lecco?
"Il mio era solo un discorso in generale. Anche se chiaramente poi le espulsioni pesano, così come magari possono aver pesato due rigori non dati contro il Lecco: e non mi riferisco al fallo su Kabashi, probabilmente iniziato fuori area, quanto magari a quelli su Maistrello e Damonte. Però si deve andar oltre, guardando appunto all'aspetto globale e a quanto magari possa servire anche in C la tecnologia: ci giochiamo comunque una classifica".

Quanto pesa vedere ancora molti asterischi per le gare da recuperare a causa del Covid-19?
"Non è una situazione facile, e facile non è neppure gestire un club in questo momento storico. Noi abbiamo sempre preso le dovute precauzioni, e voglio fare i complimenti al nostro staff medico per come sta operando, fortunatamente, e toccando ferro, noi non siamo stati colpiti dal virus: ma la garanzia di essere al sicuro al 100% non c'è mai. Spero in più soluzioni per i vaccini".

Nove giornate al termine della stagione: cosa si aspetta dal Renate?
"Mi aspetto la continuità di prestazioni che abbiamo sempre fornito, a testa alta e viso aperto: se dici Renate parli di una precisa identità di calcio, e questa va mantenuta. Un mese fa dissi che fino alle ultime 2-3 giornate ci sarebbero state almeno sette squadre in lotta per il primo posto, e riconfermo quanto detto, ovviamente inserendo anche noi in questo gruppo: vogliamo stare più attaccati possibile al treno promozione. C'è molto equilibrio, e questo è dato dal lavoro e dagli investimenti, anche nettamente superiori ai nostri, che i club di vertice hanno voluto fare a gennaio".

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