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Samb, De Angelis: "Entusiasmo ma piedi per terra. Mercato? Usciranno dei giovani"

Samb, De Angelis: "Entusiasmo ma piedi per terra. Mercato? Usciranno dei giovani"
Oggi alle 11:34Serie C
di Luca Bargellini
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TMW Radio / A Tutta C
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Ospite dei microfoni di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C', Stefano De Angelis, direttore sportivo della Sambenedettese, ha fatto il punto della situazione dopo i primi 90' di stagione e con il mercato arrivato alla fase finale.

Direttore, 90 minuti di campionato sono già andati in archivio. Quali prime indicazioni le ha dato la squadra al di là del risultato?
"Conta perché contava avere l’impatto giusto in un campionato difficile. Le prime giornate sono un punto interrogativo per tutti, perché la condizione non è delle migliori, ma questo vale per tutti. Abbiamo fatto una buona prima parte, poi siamo calati anche per merito dell’avversario. Nessuno ha vinto facilmente, tutti hanno sofferto: è normale all’inizio. Sarà un campionato equilibrato".

Affrontavate una neopromossa come voi. La partita mi è sembrata una bella gara. Anche il Livorno e il Ravenna hanno fatto bene: queste neopromosse fanno davvero paura?
"Sì, sicuramente. Le neopromosse hanno l’entusiasmo del campionato vinto, che si portano dietro. Noi abbiamo anche l’entusiasmo di una piazza importante: 9.500 persone alla prima partita sono una risposta bellissima. Cerchiamo di sfruttare questo entusiasmo, perché l’inizio è complicato per tutti".

Oltre 9.000 spettatori a San Benedetto, più di 7.000 a Livorno: dopo anni difficili la Serie C sta tornando a essere seguita. È una bella novità.
"Sì, sono tornate piazze importanti. Livorno ha fatto la Serie A, San Benedetto vive di passione e di calcio. Questo fa bene a tutti. Qui c’è grande entusiasmo, la società è nuova e la gente ha percepito solidità e serietà. Ritrovare stadi pieni è bello, perché se si parla solo di problemi diventa complicato".

Direttore, veniamo all’Arezzo: se lo indico come punto di riferimento del girone, sbaglio?
"No, assolutamente. È una società forte, ha consolidato e fatto un mercato importante, con una proprietà seria che investe da anni. È la favorita. Però non dimentico Ternana e Perugia, che hanno qualità, e la Torres. Sarà un campionato equilibrato: anche Ascoli e Livorno sono squadre forti".

Se invece dico Livorno e Samb ai playoff, con il Ravenna che se la gioca?
"Noi siamo una squadra molto giovane: al di là di Sbaffo e Eusepi, abbiamo ragazzi venuti dalla D. A livello di nomi siamo dietro alle altre, ma ci portiamo dietro entusiasmo e il sostegno della piazza. Dobbiamo fare un campionato di consolidamento senza illudere nessuno. Se ci toglieremo qualche soddisfazione, meglio, ma i piedi devono restare per terra".

Siamo al rush finale del mercato: la Samb farà ancora qualcosa?
"A livello numerico siamo completi. Forse qualche giovane potrà andare a giocare altrove, ma non prevedo stravolgimenti. Se capiterà un’occasione negli ultimi giorni, la valuteremo, ma la squadra è fatta".

Le chiedo un parere su due novità della Serie C: le seconde squadre e il VAR a chiamata (FVS).
"Sul progetto seconde squadre ho dei dubbi. Vengo da un calcio diverso, quello delle Primavere. Se una seconda squadra ha budget enormi, come il Milan l’anno scorso, non so quanto sia utile. Per me i giovani devono giocare se sono bravi, è l’unico modo per autosostenersi. Con certe potenze economiche si snatura il senso della categoria. Sul VAR a chiamata: la prima giornata non è andata benissimo. È stato usato solo in un caso, con il paradosso dei due cartellini in Carpi-Juve. È una novità che va perfezionata: con poche telecamere è difficile correggere episodi. Ci vuole tempo, ma speriamo migliori".

Altro aspetto: i tanti minuti di recupero visti nella prima giornata.
"Anche qui è l’inizio. Ci vuole tempo per capire regole e meccanismi. Con l’esperienza si migliorerà".

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