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Sestri Levante, Risaliti chiarisce su Lucchese. Aggiunge: "Sto programmando la D"

Sestri Levante, Risaliti chiarisce su Lucchese. Aggiunge: "Sto programmando la D"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:04Serie C
di Claudia Marrone

In merito alle dichiarazioni riportate ieri a seguito del playout perso contro la Lucchese, il presidente del Sestri Levante Stefano Risaliti, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha voluto precisare quanto segue: "Quando una persona su un argomento scottante fa dichiarazioni di un certo tipo, le stesse devono essere riportate interamente, non solo la parte più polemica. Il nocciolo della questione è questo: io non ce l'ho affatto con la Lucchese squadra, anzi, faccio i complimenti ai ragazzi e allo staff tecnico perché hanno continuato a lavorare con professionalità senza esser pagati, e non ce l'ho nemmeno con i tifosi, che si sono anche autotassati per mandare avanti la stagione dimostrando un amore viscerale per i loro colori. Io sono arrabbiato con il sistema calcio, perché se partecipo a una competizione con norme che la regolarizzano, e queste prevedono certe regole tra le quali i pagamenti, esigo che siano rispettate da tutti: io il 10 di ogni mese pago gli stipendi e il 16 i contributi, ma non tutti i club fanno così. E dal momento che una squadra non rispetta uno di questi requisiti deve esser estromessa dal torneo. E la Lucchese come club doveva essere estromessa due mesi fa. Sottolineo di nuovo, per me c'è distinzione tra Lucchese club e Lucchese squadra-tifosi, e a questi secondi rinnovo anzi i complimenti, augurando loro che possano presto tornare ai fasti di un tempo, trovando una proprietà sana e solida che dia loro una vita duratura. È il sistema che non mi va bene, mi sento preso in giro, come anche sul discorso VAR ai playoff e playout: con noi non è stato usato in situazioni eclatanti, avrei gradito in particolare nell’occasione del goal annullato che fosse consultato. Se ciò fosse avvenuto ora si parlerebbe di salvezza. Il tutto, poi, riconoscendo che anche noi ci abbiamo messo del nostro nel goal subito".

Sta quindi riconoscendo anche errori da voi commessi. Il calcio non si fa con il senno di poi, ma se potesse tornare indietro, cambierebbe qualcosa?
"Ho avuto per due stagioni lo stesso allenatore, trovando ottimi risultati, questo anno ne abbiamo cambiati tre: già ciò indica che qualcosa ho sbagliato. Ma sul mercato di gennaio, che può cambiare le cose, non ho avuto la possibilità di prendere chi guadagna certe cifre, e senza alcuni profili diventa poi tutto più difficile: ma io sono una persona seria, non faccio il passo più lungo della gambe, e mi accontento di fare quello che posso. Ma anche questo è un ragionamento che non tutti rispettano. Sono anche per questo stufo di parlare di calcio sostenibile".

Ha più volte detto che infatti vorrebbe lasciare questo mondo...
"Purtroppo si tende ad annientare le società dette piccole, ma se ci rifletto, al netto dell'arrabbiatura per come è arrivata la retrocessione, è meglio fare una Serie D con una certo sistema che il professionismo con alcune falle normative. Quando ho detto che la D è la nostra dimensione, intendevo questo, un sistema più simile al mio modo di vedere le cose".

Sta quindi dicendo che in Serie D andrà avanti?
"Io non ho ricevuto nessuna contestazione dai miei tifosi, siamo una società sana e i tifosi questo lo riconoscono.
Le porte, per chi vorrà venire a dare una mano sono aperte. In ogni modo andremo avanti. Già oggi ho delle riunioni per programmare la stagione, sto già pensando alla squadra da impostare, e a come lavorare per valorizzare di più il settore giovanile che dovrà divenire il nostro fiore all'occhiello. Perché il futuro passa dai giovani".

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