31 maggio 2009, il ritiro di Luis Figo contro l'Atalanta. Un campione generazionale

Il 31 maggio del 2009, quindici anni fa, a San Siro si giocava Inter-Atalanta. E Luis Figo diceva addio al calcio, dopo un carriera tutt'altro che banale, fra Barcellona e Real Madrid, Portogallo e Inter. Trasferimenti straordinari, pallone d'Oro e teste di maiale in campo. È stato un talento generazionale, in quel Portogallo che sembrava sempre potesse arrivare alle stelle, salvo poi ripiegare e morire in bellezza, come la Jugoslavia dei tempi. Con un centravanti la storia sarebbe stata diversa, c'è da crederlo e pensarlo.
Inter-Atalanta finisce 4-3 con doppiette di Ibrahimovic e Doni. Poi Cambiasso, Cigarini e Muntari. Finirà poi nel tritacarne del calcioscommesse qualche tempo più tardi ma verrà derubricata a gara di fine campionato, con tanti gol e poche motivazioni, se non per il tabellino marcatori. Sul sito dell'Inter arriva l'ufficialità del suo addio. "Cari Amici dell'Inter, domani, 31 maggio 2009 sarà la mia ultima domenica da calciatore. Insieme con gli amici dello Sporting Lisbona, del Barcellona, del Real Madrid e della nazionale portoghese voglio ringraziare tutti voi, tifosi nerazzurri, che mi avete dimostrato affetto sin dal primo giorno a Milano. Mi fa molto piacere che l'ultima domenica da calciatore sia, per me e per tutti noi dell'Inter, una domenica di festa per il successo del quarto scudetto consecutivo. Vincere è sempre stato l'unico vero obiettivo della mia carriera. Vincere tutto quello che potevo vincere...E per arrivare a vincere ho conosciuto una sola strada, quella del sacrificio e del lavoro".
"Di strada ne abbiamo fatta tanta insieme e per questo voglio ringraziare il presidente Moratti, gli allenatori, tutti i compagni, tutte le persone del club che ho conosciuto e con le quali ho lavorato. Se sono stato bene a Milano il merito è loro. Il calcio mi ha dato tanto, ma soprattutto mi ha regalato la possibilità di conoscere persone meravigliose, amici che resteranno per sempre, e in questo gruppo il presidente Moratti e chi ho conosciuto qui, nell'ambiente nerazzurro, avranno un posto speciale. Come tutti voi, cari tifosi. Non avere mai avuto un problema con un solo mio compagno di squadra è il trofeo più bello della mia carriera. A tutti gli interisti, un abbraccio sincero e la convinzione che l'Inter continuerà a lavorare per vincere sempre di più. Con affetto, Luis Figo".
