Benfica, Bruno Lage: "Abbiamo voglia di giocare la Champions, sappiamo quanto conta per il club"

Bruno Lage, tecnico del Benfica, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno dei playoff di Champions League contro il Fenerbahçe, in programma mercoledì alle 20 all’Estádio da Luz. All’andata le due squadre hanno pareggiato 0-0.
Che tipo di ambiente si aspetta, visto che è una partita così importante?
«La cosa più importante è la nostra voglia di giocare la Champions. Sappiamo quanto sia rilevante per il club, ma dobbiamo vincere. Dall’altra parte c’è una squadra da Champions League, di grandissima qualità, guidata da un allenatore che conosce bene la competizione e che l’ha vinta due volte. Mister Mourinho conosce molto bene anche il Benfica. Mi aspetto una partita tattica. Dovremo essere intelligenti per vincere, avere il sostegno fantastico dei tifosi e che capiscano i momenti della gara. Dentro e fuori dal campo, dobbiamo essere più razionali».
A livello emotivo, giocare in Champions è già una motivazione enorme. Ma dal punto di vista della responsabilità?
«La responsabilità c’è in ogni partita. Abbiamo già avuto un trofeo da conquistare e l’obbligo di iniziare bene il campionato. Il nostro pensiero è sempre su come vincere la gara successiva».
Sul mercato e sull’arbitro della partita
«Non parlerò di mercato. L’arbitro l’ho avuto solo in una partita del Mondiale, contro il Chelsea... Non sono preoccupato dal fatto che Mourinho lo abbia elogiato. Credo che l’obiettivo dell’arbitro sia farsi apprezzare dal gioco, e che alla fine si parli della partita e non di lui».
Ha detto che Mourinho conosce già parte dei giocatori che userà, oltre ad António Silva e Trubin...
«Era solo una battuta venuta male, non volevo svelare troppo perché Mourinho avrebbe saputo. Vi ho già anticipato mezza formazione: il portiere e la linea difensiva. Questo era facile da indovinare. Al di là dell’undici e del sistema tattico, ciò che conta è sapere cosa dobbiamo fare, mantenere grande controllo emotivo e capire i momenti del match».
Non ci sarà Florentino...
«Si apre così una porta a molti altri. Che giochiamo con tre centrocampisti o meno, l’importante è controllare la mediana avversaria. Se Talisca giocherà da centrocampista o da seconda punta... conosciamo le varianti, ma quello che conta è essere aggressivi quando non abbiamo palla e, quando la recuperiamo, cercare gli spazi verso la porta».
Il rapporto con Aktürkoglu
«Ho un buon rapporto con tutti. Aktür è speciale. I nostri tifosi lo conoscono solo come giocatore, non ancora come uomo. Ho sorriso quando i giornalisti turchi, appena arrivati in campo, sono stati i primi a salutarlo. Ricordate il match col Tondela? Avete visto quando è entrato in campo? Sempre sorridente, pronto ad aiutare. Non ha fatto una grande prestazione ed è uscito deluso, ma per me non è un problema. Diventa un problema solo se un giocatore non contribuisce e fa finta che vada tutto bene. Lì sì che mi preoccuperei».
L’impatto della Champions sul mercato
«Abbiamo una strategia definita alla fine dello scorso campionato. Io penso solo alla partita di domani, il resto è nelle mani del presidente».
Florentino con la squadra B? La sua posizione e quella di Mourinho dipendono dal risultato?
«Parlo solo per me: non ci penso. Quanto a Tino, allenarsi con la B gli fa meglio che fare una rifinitura alla vigilia della partita».
Ha la formula per sorprendere Mourinho? Deve rischiare di più?
«Non condivido l’analisi. Quando non abbiamo palla dobbiamo difendere tutti, in modo aggressivo. Con la palla dobbiamo avere la stessa aggressività. Dentro e fuori dal campo dobbiamo essere più razionali. Abbiamo almeno 90 minuti per vincere. Basta fare quello e garantirci l’accesso alla Champions».
Partite senza subire gol
«Guardiamo a quello che stiamo facendo e siamo soddisfatti. C’è ancora margine di crescita. La squadra ha risposto bene, anche in attacco, con azioni corali che portano al gol. L’importante è continuare a crescere».
I punti di forza del Fenerbahçe
«È una squadra da Champions, con grandi giocatori e un allenatore che ha vinto la competizione due volte. Forte nelle transizioni, con due attaccanti che sanno dominare il gioco, e con tanti centrocampisti di qualità. È una squadra top, con un allenatore top. Ma questo non toglie nulla alla nostra ambizione».
Se il Benfica perde, sarà una delusione?
«Io penso solo a vincere la partita...».
