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Di Maria, il primo allenatore ricorda: "Veniva agli allenamenti con le mani nere, piene di carbone"

Di Maria, il primo allenatore ricorda: "Veniva agli allenamenti con le mani nere, piene di carbone" TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 14 luglio 2024, 17:11Calcio estero
di Yvonne Alessandro

Angel Di Maria farà la sua ultima apparizione per l'Argentina nella finale di Copa America contro la Colombia a Miami, negli Stati Uniti. El Fideo potrebbe essere incoronato campione del continente sudamericano per la seconda volta consecutiva e ritirarsi in grande stile prima di salutare la sua amata Albiceleste.

Per raccontare la storia del rosarino ci ha pensato Rubén Tomé, che fu il primo che ebbe la fortuna di allenarlo nella mitica categoria 88 del club Atlético El Torito de Rosario. Si parla dell'inizio del 1994: "Viveva in un quartiere umile di lavoratori. Veniva agli allenamenti con le sue manine nere piene di carbone, perché aiutava suo padre (Miguel) a riempire i sacchi di carbone che vendeva nel quartiere. Miguel aveva una carbonaia in casa, e Angelito tornava a casa tutto sporco, era uno spettacolo vederlo arrivare, e giocava senza lavarsi perché non avevamo l'acqua al club", ricorda il suo scopritore ai microfoni di InfoBae.

I primi passi verso una carriera illustre. "No, non avevamo l'acqua. Né avevamo l'erba che abbiamo oggi con l'irrigazione. Oggi abbiamo una grande tecnologia. All'epoca El Flaco veniva e si sporcava ancora di terra. I campi che abbiamo ora non hanno nulla a che vedere con quelli che avevamo prima, che erano fatti di terra e macerie. Eppure era uno dei migliori campi dell'Associazione Calcio Rosarina. Ci versavamo l'acqua e l'erba cresceva. Ma ora abbiamo l'irrigazione artificiale. Oggi abbiamo luci a LED e buoni spogliatoi dove i bambini possono appendere i vestiti e cambiarsi al caldo. Quando escono da scuola, vengono al club e hanno la merenda pronta con mate caldo e alfajores".

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