USA, Pochettino: "Caso Pulisic? Tutto alle spalle. McKennie deve lottare per un posto"

Mauricio Pochettino si lascia alle spalle il passato. Dopo il caso della Gold Cup esploso in estate e l'assenza di Christian Pulisic, che scelse di non partecipare alla competizione per "affaticamento". Una decisione, quella dell'esterno offensivo del Milan, che provocò forti critiche e diversi ex giocatori della nazionale, tra cui Landon Donovan e Tim Howard, hanno messo in dubbio il suo impegno verso la squadra.

Ma per gli impegni amichevoli contro la Corea del Sud il 6 settembre e contro il Giappone tre giorni dopo, Pochettino ha convocato Pulisic. Il ct argentino ha detto di non aver parlato con l’attaccante rossonero: "No, non abbiamo parlato con Christian. Penso non ci sia nulla di cui parlare. Tutto ciò che è successo quest’estate è ormai alle spalle e ora dobbiamo guardare avanti", ha esordito in conferenza stampa. "Abbiamo un piano per ogni singolo giocatore, e il piano per Christian ora è convocarlo, vederlo in questo raduno e naturalmente sperare che arrivi in buone condizioni, fresco e in forma con il Milan, pronto per competere. Questa è la cosa più importante".

Chi invece non ci sarà è Weston McKennie, centrocampista e all'occorrenza esterno a tutta fascia della Juventus. Pochettino ha spiegato il motivo dell'esclusione dello statunitense per le partite in programma a settembre: "Christian non ha partecipato (Pulisic al Mondiale per Club, ndr). Questa è una differenza enorme. Penso che Weston abbia bisogno di tempo per prepararsi con la squadra ed è importante che sia con il suo club a lottare per un posto".

E ancora: "Non ha giocato lo scorso weekend. Ma non è per questo che non lo abbiamo convocato, è solo per dargli l’opportunità... di lottare per un posto, per essere ogni settimana in campo a competere, perché questo lo porterà alla sua forma migliore. Lo conosciamo molto bene e conosciamo il suo talento, volevamo offrirgli questa possibilità", la chiosa del ct degli USA.