USA k.o. in finale, Pochettino protesta: "Non voglio piangere ma c'era un rigore clamoroso"

Dopo la cocente sconfitta per 2-1 contro il Messico nella finale della Gold Cup 2025, Mauricio Pochettino ha analizzato con lucidità quanto accaduto al NRG Stadium di Houston. Il peso della sconfitta è evidente, ma il tecnico argentino preferisce guardare al futuro, a quella Coppa del Mondo 2026 che gli Stati Uniti ospiteranno tra meno di un anno: "È stata una lezione enorme per noi. Il torneo ci ha insegnato come crescere e ci ha messo di fronte alla pressione vera. Quando perdi una finale, il dolore è inevitabile, ma dobbiamo guardare avanti. Questo gruppo ha fatto passi da gigante".
Gli USA hanno affrontato la competizione senza i big e dando spazio a tanti giovani: "Questo era uno degli ultimi test ad alta intensità prima del Mondiale. Serve esperienza sotto pressione per arrivare pronti e ora sappiamo dove dobbiamo migliorare". Non sono mancate critiche all’arbitraggio, in particolare per un presunto fallo di mano in area messicana che l’arbitro ha ignorato. "Non voglio piangere, ma è stato un episodio clamoroso. Se fosse successo nella nostra area, sarebbe stato rigore. È stato imbarazzante".
Infine, un appello ai tifosi: "Il calcio non è nulla senza la gente. Abbiamo bisogno di vedere i nostri tifosi sugli spalti, non solo sui social. Se vogliamo essere protagonisti nel 2026, dobbiamo sentirci spinti dal nostro pubblico", ha detto riferendosi alla presenza massiccia di tifosi messicani sugli spalti, decisamente più numerosi di quelli americani.
