L'Inter ora ha anche Diouf nel suo motore. E Chivu ha le idee chiare su mercato e futuro

La giornata di venerdì per l'Inter ha un nome e un cognome, che sono quelli di Andy Diouf. Il centrocampista francese ha superato le visite mediche ed è diventato a tutti gli effetti un calciatore nerazzurro, prendendosi la maglia numero 17: "Sono molto contento di essere qui - spiega -, non vedo l’ora di dimostrare in campo ciò che sono in grado di fare. Avere un allenatore come Chivu che ha giocato qui ad alto livello sicuramente sarà d’aiuto. Questo è un club ricco di storia, appena ho saputo della notizia non ci ho pensato un momento: non ci sono stati dubbi, è un onore". Contro il Torino potrebbe già andare in panchina.
Prima dell'esordio in campionato, anche il tecnico Cristian Chivu ha chiarito il suo pensiero sugli obiettivi: "Bisogna essere competitivi su tutti i fronti, fare il massimo, entrare in campo per vincere. Adesso è tempo che anche io dia qualcosa indietro a questo club. Il mercato è aperto, c'è ancora tempo per fare operazioni. Vogliamo aggiungere qualità e non quantità. L’altro giorno ho letto una frase, l’ho detta anche ai ragazzi prima di una delle partite estive: 'Tornare indietro per cambiare l’inizio non si può, ma si può iniziare per cambiare la fine'".
Infine è stata la volta di Denzel Dumfries, che ha allontanato le voci di mercato: "Per me è sempre stato chiaro: volevo restare all’Inter e so che anche la società la pensava allo stesso modo. In tanti hanno parlato di trasferimento, ma io non ho mai avuto dubbi. Sono molto felice qui e voglio continuare a Milano. Con Chivu lavoriamo di più rispetto a prima, sono rimasto impressionato". Chiosa su Lautaro e Calhanoglu: "Si sono chiariti tra loro e con il gruppo".
