Due finali per consacrarsi: Palmer MVP anche contro il PSG, tra 12 mesi saprà ripetersi?

Cole Palmer ha scelto il momento migliore per tornare sotto i riflettori. Dopo mesi complicati e un lungo digiuno realizzativo (a secco dal 14 gennaio al 5 maggio), il numero 10 del Chelsea ha chiuso la stagione da protagonista assoluto. Eletto MVP finale di UEFA Conference League contro il Betis, dove è stato decisivo con due assist, si è ripetuto trascinando i Blues nella finale del Mondiale per Club 2025 contro una squadra che sembrava imbattibile, ma che invece è crollata sotto i colpi degli uomini di Enzo Maresca.
Contro il PSG, Palmer ha sfoderato una prestazione monumentale: doppietta in mezzora e assist perfetto per João Pedro prima dell’intervallo, in una serata che ha messo in evidenza tutta la sua qualità tecnica, la freddezza sotto porta e la capacità di fare la differenza nei momenti decisivi. Una risposta netta a chi, negli scorsi mesi, ne aveva messo in dubbio la centralità nel progetto di Enzo Maresca.
Tutti si aspettavano Ousmane Dembélé, invece è arrivato l'ex Manchester City, più Cold che mai. Il Chelsea spera che sia solo l'inizio di una storia ricca di successi e l'Inghilterra di Tuchel sogna in attesa di quello che succederà tra 12 mesi, ancora negli USA. C'è una maledizione da interrompere, sarà Palmer l'uomo della provvidenza?
