Kroos: "Non ci sono poveri nel calcio, ma giocare così tanto è troppo per tutti"

“Non ci sono poveri nel calcio di oggi”. Toni Kroos, ex campione di Germania e Real Madrid, parla così a gazzetta.it di un calendario internazionale diventato sempre meno sostenibile, anche grazie al nuovo Mondiale per club voluto dalla FIFA a cavallo tra una stagione all'altro: “Giochiamo a calcio, i giocatori fanno quello che piace a tutti e hanno tanti soldi. Però io sono per mantenere la qualità dello spettacolo. E questo è possibile solo se i calciatori sono freschi, se stanno bene mentalmente e fisicamente.
Questi tornei non mi piacciono, si giocano già tante partite, troppe. È una cosa che dicevo anche quando giocavo, non la tiro fuori adesso ma già da tempo dico che è troppo, che è insostenibile.
Nessuno chiede niente ai giocatori, a malapena lo chiedono ai club. Ci sono sempre più soldi e sempre più partite, e di conseguenza ci sono sempre più infortuni. Ma non è solo un problema di infortuni: il fatto è che così si abbassa la qualità del gioco, delle parti. È anche una questione di motivazioni: non puoi dare sempre il massimo e soprattutto non puoi dare la stessa importanza a tutte le partite, se giochi undici mesi su dodici. È una cosa impossibile”.
