Lulic al CorSport: "Dalla società neanche un grazie, ma rimane il legame con la città"
Senad Lulic torna a parlare dopo quasi un anno di silenzio, e lo fa alle colonne del Corriere dello Sport. L'ex Lazio racconta cosa è successo dopo la lettera di addio alla sua ex squadra: "Ho voluto staccare, mi serviva tempo per me stesso. Non ho voluto fare interviste anche per non creare casino dentro la Lazio e fuori. Mi serviva calma per ripensare a tutto. Mi sto svegliando un po’". Un addio doloroso e di rottura, quello con il Club di Lotito, che Lulic non ha ancora completamente digerito: "Giochi l’ultima col Sassuolo e non sai cosa succederà, se resti o no. A marzo o aprile mi avrebbero potuto dire 'Senad, vogliamo ringiovanire”. Non ci sarebbero stati problemi. E’ mancata chiarezza. Avrei continuato volentieri, 5 minuti dopo 10 anni potevano trovarsi. Invece sono partito per le vacanze e in vacanza sono rimasto'.
Un pensiero, poi, ai tanti laziali che gli hanno dimostrato affetto anche a distanza: "Mi emozionano (per lo striscione, ndr), dirgli grazie è poco. Ci sarà sempre un legame con la città". In conclusione, un sassolino da togliersi dalle scarpe: "Alla fine ho preso un bel calcio in c... Neanche un grazie. E’ questo che mi dà fastidio. Ho giocato con dolori ovunque. La gente lo vede".











