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Roberto Boninsegna: "L'Inter mi cedette pensando fossi finito. Poi vinsi due Scudetti a Torino"

Roberto Boninsegna: "L'Inter mi cedette pensando fossi finito. Poi vinsi due Scudetti a Torino"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Bursi
Oggi alle 08:56Serie A
di Simone Lorini

Roberto Boninsegna, ex attaccante di Juventus e Inter, parla alla Gazzetta dello Sport del suo passaggio dal nerazzurro al bianconero: "Il mio trasferimento a Torino è qualcosa a cui mai avrei pensato. La Juve per me era stata per anni il nemico, la vera rivale contro cui ci giocavamo la vita. L’Inter, invece, era qualcosa di più: la squadra del cuore. C’è sempre stato un piacere particolare a segnare alla Signora in maglia nerazzurra, ma pure grande rispetto, anche se in campo ce le davamo di santa ragione".

Si ricorda come andò il trasferimento?
"Semplice, allora decidevano tutto i presidenti. Ricordo che Fraizzoli mi convocò in sede e mi comunicò la cessione senza giri di parole. Io gli dissi che volevo restare, ma lui rispose: “Boninsegna, non faccia storie. La società ha deciso...”. Ma la società era lui, quindi aveva deciso lui. Pensava che fossi finito e che Anastasi, più giovane di me, potesse fare meglio. Evidentemente si sbagliò, visto che a Torino sono stato titolare in due stagioni su tre vincendo lo scudetto. Mi sono allungato la carriera e sono felice di averci giocato".

A Boninsegna è stato poi chiesto cosa lo convincesse della Juve. Ha risposto che il fatto di aver tenuto Vlahovic, anche se fosse stato per l'ultimo anno, lo convinceva molto. Ha detto che sarebbe stato inutile cederlo, perché è un centravanti molto forte e pure mancino, il che non guasta. Se fosse stato servito a dovere, avrebbe potuto rilanciarsi alla grande, anche se la concorrenza attorno a lui era aumentata. Per lui, dopo i primi due gol, dovrebbe partire titolare.

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