Che mercato sarà: il gennaio 2021 dell'Inter tra entrate e uscite

IL PRIMO È ANDATO - Radja Nainggolan torna al Cagliari dopo aver messo insieme la miseria di 45’ (un tempo) in questa prima parte di stagione con l’Inter. Sarà che Conte aveva altre priorità, ma non siamo sicuri si sia sempre vista la voglia del Ninja di far cambiare idea al suo allenatore. A partire dalle sedute di allenamento ad Appiano Gentile. Ma tant’è. Prestito secco fino a giugno (70% dello stipendio a carico dei rossoblù) con la promessa di sedersi attorno a un tavolo in estate per trovare l’accordo per la permanenza definitiva del giocatore in Sardegna.
ERIKSEN È LA CHIAVE - Dal summit mercato andato in scena mercoledì alla Pinetina è emersa (o ribadita) la strategia low cost, volta a cogliere ghiotte occasioni (se ce ne saranno), ad abbassare i costi d’ingaggio e di vendere per “comprare”. Che sa tanto di priorità agli scambi. Come quello (difficile con l’arrivo di Pochettino) che porterebbe a Milano Leandro Paredes per Christian Eriksen. Una sistemazione al danese andrà trovata, i suoi agenti sono in azione da mesi, ma la pista PSG è - a oggi - complicata. Occhio sempre alla Premier, dove l’Arsenal ha manifestato più volte un certo interesse. L’Inter, dal canto suo, non ha intenzione di svendere un calciatore che appena un anno fa ha pagato 20 milioni e che, poco spazio in nerazzurro a parte, ritiene ancora un calciatore di alto livello. Perciò cash, formule in prestito che prevedano l’obbligo di riscatto oppure scambi convincenti, non solo dal punto di vista tecnico-tattico.
QUARTA PUNTA - In regime di austerity, no ad altri acquisti a centrocampo, anche perché Vecino sta finalmente per tornare in gruppo e l’intenzione (a meno di un clamoroso rilancio del Napoli o di chissà chi) è quella di puntarci il più possibile. Capitolo quarta punta, che passa dalla cessione di Pinamonti. Non poche le squadre interessate: Parma (Gervinho è destinato a rimanere coi ducali), Genoa (sarebbe un ritorno), Benevento e Spezia su tutte. Conte vorrebbe rimpiazzarlo con un attaccante d’area d’esperienza e, se il sogno Giroud è praticamente sempre un sogno per il tecnico nerazzurro, c’è una pista che porta al nome di Graziano Pellè che, da salentino a salentino, si sono quasi regalati un miracolo a Euro 2016. A 35 anni e due mesi di nulla in Cina, Pellé (sul quale riflettono anche la Juventus e un paio di club inglesi) potrebbe essere la soluzione low cost per eccellenza. Dzeko, di questi tempi, costa tanto e senza soldi non se ne parla nemmeno.
PAPU: MA VALE LA PENA? Non è quell’attaccante di peso in grado di sostituire Lukaku. Per uno così - ammesso sia semplice trattare con Percassi - si potrebbe fare uno strappo alla regola. Se prendi Gomez, porti a casa un attaccante, una seconda punta, un'ala, un trequartista. Tutto. Un giocatore meraviglioso, completo, totale se sposa la causa. Difficile non provarci e non a caso l'ad Beppe Marotta sta studiando da settimane il colpo che accrescerebbe le caratteristiche tecnico-tattiche della rosa in mano ad Antonio Conte. Che, ripetiamo, ha tracciato un profilo assai diverso per completare il reparto. E, per questo motivo, vale davvero la pena spingersi tanto dopo il caso disastroso Eriksen?
