Condò: "Inutile illudersi, i giovani talenti di prima fascia sono preclusi ai club di serie A"

Nel corso del suo fondo per l'edizione odierna del Corriere della Sera, Paolo Condò ha commentato il mercato della nostra Serie A: "Il tratto saliente del mercato italiano di giocatori che, per motivi anagrafici o congiunturali, siano in uscita dai super club europei.
Luka Modric ha 39 anni ma è un Pallone d’Oro, Kevin De Bruyne ne ha 34 ma usato bene potrebbe ancora essere la miglior mezzala del mondo, sono 39 anche per Edin Dzeko, che però viene da una splendida stagione in Turchia, e via così: è un centrocampista di grande spessore anche Xhaka (32) che piace al Milan, mentre Nunez (26) e Sancho (25), seguiti dal Napoli, sono talenti nel fiore degli anni bisognosi di un reset, perché in Premier League non hanno sfondato (...).
Per molti anni il terzo giocatore al mondo dopo Messi e Ronaldo, raramente Neymar ha vissuto da atleta, e questo ha inciso sulla sua fragilità (...). Inutile illudersi, i giovani talenti di prima fascia sono preclusi alla capacità di spesa dei club di serie A, a parte forse il Como che si muove però secondo logiche anomale, non da sistema (...). Qualche coraggioso in serie A è tentato dall’azzardo? Ad alti rischi, alte ricompense. E poi vuoi mettere la figura che fa nel museo del club la tua maglia col nome di Neymar?".
