Milan ancora l’attaccante (ma non solo), Juve Kolo stretta finale, Napoli stringe per Hojlund

Il mercato si avvicina alle sue giornate decisive e le grandi muovono le pedine principali. Tutto si intreccia, tra opportunità e valutazioni, mentre i club lavorano con l’idea di chiudere i colpi pesanti entro fine agosto.
Il Milan è in piena riflessione. Non si tratta solo di aggiustare la rosa, ma di scegliere la direzione tecnica da dare al gruppo di Allegri e rimette in discussione anche l’operazione praticamente conclusa di Harder dallo Sporting Lisbona. Pista che si è complicata: il club portoghese infatti non ha liberato subito il giocatore perché voleva prima trovare un sostituto (Ioannidis che a questo punto resta bloccato al Panathinaikos, che a sua volta aveva pensato a Taremi) e nel frattempo il Milan ha rivisto le proprie convinzioni dopo un confronto in società anche con Allegri. Ecco perché tornano d’attualità alcuni nomi già trattati in passato come quello di Vlahovic, profilo che continua a stuzzicare il Milan, o Dovbyk della Roma. O anche Embolo del Monaco. Quello su cui il Milan si è mosso di più è Nkunku del Chelsea. Con l’entourage c’è già un’intesa di massima, segnale che il gradimento reciproco è forte, ma il passo decisivo sarà capire se il Milan intende davvero affondare un colpo da 30-40 milioni a titolo definitivo. Non è una decisione banale, perché significherebbe cambiare la struttura stessa del reparto offensivo. Sul centrocampo il sogno Rabiot si allontana: l’intenzione del francese, al momento, è di restare al Marsiglia, e al momento non si vedono spiragli. Più realistica, anche se ancora complessa, la strada che porta a Fabbian, per cui però il Bologna non apre.
In difesa invece piace molto Akanji, profilo internazionale che potrebbe garantire esperienza e qualità, ma resta da capire la fattibilità economica dell’operazione. Per Kim, invece, non ci sono margini. In uscita, Musah interessa moltissimo all’Atalanta (da capire come strutturare l’operazione), ma non partirà senza sostituto. Su Alex Jimenez, invece, ci sono Como e Roma: i rossoneri dovranno decidere se aprire a un prestito con diritto, al momento la scelta non è stata fatta.
La Juventus è a un passo da uno dei colpi più attesi: il ritorno di Kolo Muani. L’intesa con il giocatore è totale, quella con il PSG ormai vicina. Manca solo l’ultimo davvero l’ultimo passo, ma a Torino filtra fiducia: l’attaccante francese può davvero tornare in Serie A. Sarebbe un innesto pesante, non solo tecnico ma anche simbolico, in una squadra che ha bisogno di ritrovare punti di riferimento. E questo indipendentemente dall’uscita di Vlahovic, il cui destino è ancora incerto. E’ quasi impossibile pensare che dopo tanto lavoro l’operazione Kolo Mouani non si chiuda: manca l’ultimo pezzettino dopo un lungo inseguimento. Intanto si registrano uscite: Djalo al Besiktas a titolo definitivo e Arthur al Gremio in prestito. Per Savona c’è stata l’offerta del Nottingham Forest (11 milioni), respinta perché la richiesta resta di 18: se la trattativa dovesse andare in porto, la Juve non avrebbe intenzione di sostituirlo.
Anche il Napoli vive giornate febbrili. Conte aspetta Hojlund e la società è pronta a chiudere, non appena arriverà il via libera definitivo dal Manchester United. Si ragiona sulla natura dell’obbligo di riscatto, legato ora alla qualificazione del Napoli in Champions League. Un obiettivo alla portata degli azzurri per questo si sta ancora discutendo su poter inserire un’altra condizione. Ma anche in questo caso la strada è tracciata. In parallelo, Elmas è a un passo dal ritorno: prestito oneroso a 2 milioni più bonus (e si sta discutendo proprio di quello), con diritto di riscatto fissato a 17. Una trattativa quasi definita con il Lipsia, che porterebbe al rientro di un giocatore conosciuto e apprezzato a Napoli. Ma gli azzurri potrebbero non fermarsi: resta vivo l’interesse per Brescianini dell’Atalanta, segnale che si vuole aggiungere più qualità possibile alla mediana. Resta in stallo, invece, Juanlu Sanchez del Siviglia.
La Roma è in una fase delicata, tra opportunità e necessità. Il nome di Florentino del Benfica può tornare caldo soprattutto in caso di uscita di Pellegrini, e sarebbe un’operazione in linea con la volontà di Gasperini di avere centrocampisti fisici e dinamici. Intanto prende quota un progetto di investimento sui giovani: Tyrique George, attaccante 2006 del Chelsea, ha già aperto alla Roma. Su di lui ci sono squadre di Bundesliga, ma i giallorossi sono pronti a mettere sul piatto circa 20 milioni per strapparlo alla concorrenza. Non una mossa secondaria, ma un segnale chiaro: costruire anche in prospettiva. In difesa resta viva la pista Tsimikas del Liverpool, ma solo in prestito, e si guarda anche a Jimenez. Venerdì è previsto l’arrivo di Ziolkowski dal Legia Varsavia per 6 milioni, mentre in uscita Salah-Eddine deve decidere se andare al Torino, al PSV o al Werder Brema. Sancho? Ormai tramontata.
La Fiorentina si muove su più fronti. Comuzzo ha rifiutato una ricchissima offerta araba da 35 milioni. Per la difesa si seguono lo svincolato Lindelof e a centrocampo Nicolussi Caviglia. L’Atalanta lavora per Musah - come detto - e pensa anche alla difesa: Comuzzo potrebbe essere un’idea, ma la richiesta viola è alta.
L’Inter ora lavora sulle uscite. Taremi va verso l’Olympiakos (più avanti di PSV e Panathinaikos), un’operazione che tra cartellino e risparmio d’ingaggio può portare circa 10 milioni. Per Palacios, sfumato il Santos, resta aperta la possibilità di tenerlo come sesto difensore o girarlo in prestito al Basilea.
Intorno, il mercato continua a muoversi anche per le altre: la Cremonese stringe per Vardy - che sarebbe un grande colpo per i grigiorossi e più in generale per la nostra serie A che abbraccerebbe un giocatore iconico - e chiude per Moumbagna, il Pisa completa le visite di Stengs e aspetta Lorran, il Verona accoglie Orban e Bella-Kotchap e lavora su Baldanzi, il Parma piazza i colpi Oristanio e Cutrone, il Como valuta Igor e Diego Carlos per la difesa. Bologna, Torino e Genoa studiano uscite e sostituti.
Il mercato sia davvero entrato nella sua fase cruciale: ultimi giorni, ultime curve. Ultime notizie. Per cambiare ancora equilibri.
