Conte, con De Laurentiis rapporti ai minimi termini da mesi. Il divorzio è possibile

Dal mercato di gennaio in poi, Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis hanno un rapporto particolare. Se lo hanno, perché le comunicazioni fra i due sono ridotti ai minimi termini, per quello che è capitato da Kvaratskhelia in poi: nell'estate scorsa era arrivata un'offerta da 130 milioni da parte del Paris Saint Germain che il Napoli ha rifiutato sotto egida dell'allenatore, senza però riuscire a rinnovare il contratto al georgiano. Così quando è arrivata quella da 75, memore di quanto è successo con Osimhen, ecco che è stata accettata, pur non di buonissimo grado. Conte non era straordinariamente contento della situazione, diventando molto scontento nel momento in cui non è arrivato un sostituto.
Anche perché erano quattro le richieste: un difensore a destra, un centrale di difesa al posto di Rafa Marin, un centrocampista e un dopo Khivcha. Ne hanno presi due su quattro, cioè Billing e Okafor, di fatto senza spendere. Vengono in mente le famosi frasi sul ristorante da 100 euro, in un'epoca in cui la Juve spendeva pur in autofinanziamento.
Per questo il divorzio è possibile, a fine stagione. Anche De Laurentiis non ha gradito le ultime uscite di un allenatore che è il più pagato della A, circa 9 milioni grazie al bonus della qualificazione in Champions. Quindi potrebbe decidere di cambiare, scegliendo comunque un top ma che abbia un carattere differente rispetto a quello del salentino. Poi ci sarà la questione buonuscita: a quel punto, conoscendo i contendenti, una risoluzione consensuale sarebbe la preferita.
