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Da Dzeko al portiere: la Roma di Mourinho tra esuberi, conferme e mercato

Da Dzeko al portiere: la Roma di Mourinho tra esuberi, conferme e mercato TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 18 maggio 2021, 08:15Serie A
di Dario Marchetti

“Dica 33”. Quante volte il medico ce lo ha chiesto per accertarsi della nostra salute. Ecco, anche il dottor Mourinho lo sta facendo con la sua Roma. Studia, legge, si informa e valuta, ma 33 calciatori in rosa sono veramente troppi. E non solo a bilancio, anche da gestire nel quotidiano. Via le rose extralarge e dentro 18-20 calciatori di buon livello più quattro ragazzi della Primavera. Questo è il piano portoghese di Pinto e dello Special One per la squadra giallorossa del prossimo anno.
OGGI - Partiamo dalla base che Mourinho ritiene valida, ma alla quale manca un portiere titolare. Se oggi l’ex Tottenham fosse sulla panchina della Roma dovrebbe mettere Fuzato e nel suo 4-2-3-1 ipotetico ci sarebbe spazio per Karsdorp, Smalling, Mancini e Spinazzola in difesa, con Veretout e Cristante in mediana. Sulla trequarti il terzetto Zaniolo-Pellegrini-Mkhitaryan e in attacco Edin Dzeko. In questo undici, però, in vista della prossima stagione ci sono delle incognite che il tecnico dovrà risolvere al suo arrivo nella Capitale (tra una decina di giorni). Come dicevamo il primo è legato al portiere, ma qui subentrerà subito Tiago Pinto regalando allo Special One il colpo che serve tra i pali. Le altre situazioni in bilico, invece, sono legate a Smalling, Pedro, Mkhitaryan e Dzeko. Cominciamo dalla fine, con il bosniaco sempre vicino nelle ultime tre sessioni di mercato estivo. Le parole dopo la vittoria nel derby, però, aprono nuovi scenari.

“La scelta di Mourinho è la migliore che la Roma potesse fare” ha detto il nove giallorosso che apre alla possibilità di un rinnovo fino al 2023 spalmando l’attuale contratto da 7,5 milioni di euro in due anni. Mou non vorrebbe rinunciare a Dzeko e in settimana ci sarà un primo sondaggio tra Pinto e l’agente Lucci per capire il margine di manovra. Discorso simile per Mkhitaryan che deve dare una risposta alla Roma, la quale ha già esercitato l’opzione di rinnovo e aspetta solo il sì del calciatore. Poi andranno gestite anche le situazioni di Pedro (al Chelsea con Mourinho c’era un ottimo rapporto) e di Smalling, il cui punto interrogativo è legato esclusivamente alle condizioni fisiche del calciatore.
MERCATO - Certo se questi ultimi quattro calciatori citati dovessero essere tutti abili e arruolati per il nuovo corso, per Tiago Pinto sarebbe un bel risparmio. La parola chiave a Trigoria, infatti, resterà ‘sostenibilità’ e per questo diventa intanto necessario sfoltire la rosa in almeno 13 elementi. Tre di questi (Mirante, Jesus e Bruno Peres) andranno a scadenza, mentre più difficile sarà trovare una sistemazione a Pastore, Santon e Fazio. Nei piani non rientrano nemmeno Diawara e Carles Perez con i quali la Roma vuole monetizzare, così come per Under, Kluivert e Nzonzi, mentre una finestra resta aperta su Florenzi. Se il Psg non dovesse esercitare il riscatto, la Roma si ritroverebbe in casa la catena di destra con Karsdorp e l’ex capitano giallorosso. Dall’altra parte ci sarebbero Spinazzola e Calafiori evitando dunque acquisti sulle fasce. A questo punto dal mercato servirebbero 3-4 colpi non di più. Il portiere, un centrocampista centrale (chiesto Matic da Mou), un attaccante con caratteristiche diverse da Dzeko e Mayoral e esterno d’attacco. Al gruppo verranno aggregati Darboe, Zalewski e altri due giovani della cantera della Roma. Insomma, un vero e proprio casting a più livelli quello iniziato a Trigoria e a muovere tutto c’è Josè Mourinho.

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