De Ligt chiude Euro2020 con l’amaro in bocca. Per la Juve è tra i pochi indiscutibili

Sognava sicuramente tutt’altro cammino Matthijs de Ligt per la sua Olanda, a maggior ragione dando un’occhiata al lato del tabellone in cui gli oranje erano finiti dopo l’ottimo cammino nella fase a gironi. Poi però dalla teoria si passa alla pratica e quest’ultima ha inesorabilmente detto male alla nazionale di De Boer che ha abbandonato così Euro2020 con la sconfitta agli ottavi di finale contro la Repubblica Ceca. Non una squadra brillante quella apparsa ieri con Schick e compagni che sono stati bravi ad approfittare dello svarione difensivo che è costata l’espulsione di De Ligt. Una lettura sbagliata da parte del centrale juventino che ha perso il tempo sull’attaccante ex Roma e Samp e, complice anche il poco supporto dei compagni di reparto, è stato costretto a fermare l’azione pericolosa della squadra ceca con il braccio. Rosso diretto, Olanda in 10 e partita compromessa. Fin lì però, da non dimenticare, un Europeo perfetto del centrale ex Ajax che aveva chiuso a doppia mandata la retroguardia olandese.
PUNTO FERMO PER LA JUVE - Allegri e la Juventus sono ben consapevoli del talento di De Ligt che si tengono ben stretti e che anzi, acquisirà, se possibile, ancora più centralità nel reparto difensivo di Madama e, in generale, in tutta la squadra. Da leader qual è, come ha dimostrato anche nell’immediato post partita: “Mi fa male. Abbiamo praticamente perso la partita a causa di quello che ho fatto, col senno di poi non avrei dovuto far rimbalzare la palla. Pensavo che avessimo la partita sotto controllo ma il cartellino rosso ha fatto la differenza”. Per la Juve è uno dei pochi indiscutibili nella rosa (e quindi incedibili) e un punto fermo su costruire il team del presente e de futuro. Allegri non lo ha mai allenato e proprio il gol di De Ligt allo Stadium nel ritorno dei quarti di finale di Champions, che è costato poi la cocente, e precoce, eliminazione è stato la scintilla che ha acceso il fuoco della separazione fra Max e la Vecchia Signora. Ora Allegri ripartirà da lui dandogli estrema fiducia e lavorando sui, pochi, difetti che il talentuoso olandese classe 1999 riversa sul rettangolo verde.
