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Piaceva in Italia, giocherà la Champions col Lens. L'agente racconta la stellina Diouf

ESCLUSIVA TMW - Piaceva in Italia, giocherà la Champions col Lens. L'agente racconta la stellina DioufTUTTO mercato WEB
sabato 8 luglio 2023, 12:00Serie A
di Simone Bernabei

Uno dei colpi del calciomercato europeo lo ha messo a segno il Lens nei giorni scorsi, andando a prendere dal Basilea Andy Diouf. Talento classe 2003 che si è messo in mostra soprattutto nell'ultima Conference League (ha segnato anche contro la Fiorentina), il centrocampista ha scelto di tornare in patria per sposare l'ambizioso progetto transalpino. Il suo futuro, però, sarebbe potuto anche essere in Italia.
Ai microfoni di TMW ha scelto di parlarne Alfonso Stellittano, l'agente che lo ha accompagnato in questa operazione e che collabora con la SBE Management: "Abbiamo scelto il Lens per un ulteriore salto di qualità rispetto all'ultima avventura. Siamo felici della sua crescita al Basilea dove ha giocato e segnato anche in Europa, diventando il miglior giovane della Conference League. La sua idea ora era quella di giocare la Champions e per questo abbiamo scelto il Lens, squadra forte ed ambiziosa".

Il Lens, nonostante il suo profilo fosse seguito anche in Italia...
"Interessi dall'Italia c'erano, non posso negarlo. Le sue prestazioni però hanno richiamato l'attenzione di tante squadre dai principali campionati europei e di questo non possiamo che esserne orgogliosi. Restando alla Serie A, posso dire che durante la scorsa stagione era stato osservato con interesse sia dal Milan che dall'Atalanta".

Per caratteristiche tecniche e fisiche, il suo punto di caduta futuro sembra essere la Premier League.
"Aspettiamo, quello sarà eventualmente uno step successivo, è un centrocampista che può crescere ancora tanto. Adesso è felice del Lens e di giocare la Champions con un club così ambizioso".

Fra i suoi assistiti c'è Rocco Ascone, un altro 2003 che ha anche il passaporto italiano e che in una recente intervista ha detto di lasciare le porte aperte alla Nazionale italiana...
"Le sue origini sono italiane, suo padre è calabrese come i miei genitori. Ha un amore profondo per l'Italia, ha il passaporto e ci sono stati anche dei primi contatti con la federazione. Come ha detto lui al momento opportuno deciderà fra Francia e Italia, ma confermo che le porte per la maglia azzurra sono aperte".

A prescindere dalla Nazionale, un trasferimento in Italia è una possibilità?
"A lui piacerebbe molto giocare in Serie A. Sarebbe un onore. Adesso è rientrato al Lille e aspettiamo di capire cosa succederà, manifestazioni d'interesse ne sono arrivate molte, fra queste anche quella del Nordsjaelland che vorrebbe riprenderlo dopo la scorsa stagione in prestito. Giocare in Italia, oggi o in futuro, comunque gli piacerebbe".

In Italia lei ha un assistito, Matthieu Huard del Brescia.
"E' stato uno dei migliori terzini sinistri del campionato di Serie B. E' un classe '98 che è cresciuto tanto, uno che non si risparmia sul campo, intelligente e un bravo ragazzo anche fuori dal campo. La sua prospettiva futura è la Serie A. Nonostante l'annata difficile della squadra lui si sta preparando al meglio per la nuova stagione".

Non solo il Milan, nelle ultime stagioni molte società di Serie A hanno guardato in Ligue 1 per rinforzare le proprie rose. Da agente che fa base in Francia, cosa c'è dietro queste dinamiche di mercato?
"La Ligue 1 è cresciuta tanto negli ultimi anni a livello generale. Il Milan guarda spesso in Francia grazie ai contatti e alla grande abilità di Moncada, ma non è l'unico club. Il motivo secondo me è da ricercare nelle caratteristiche dei giocatori, in Francia ci sono fisicità e atletismo e in Italia ragazzi con certe caratteristiche si possono adattare bene. Secondo me con le qualità fisiche di molti francesi e il tatticismo italiano può venire fuori un bel mix".

Lei per quest'estate ha in programma qualche operazione che coinvolga club italiani?
"Vediamo cosa dirà il mercato... Con la SBE Management ho una collaborazione fruttuosa, è una società leader del mercato svizzero ma non solo. Il parlare 6 lingue mi aiuta ad avere contatti su tutto il panorama europeo anche se con l'Italia ho un legame speciale: sono nato e cresciuto nella banlieue di Parigi da una famiglia di immigrati calabresi. Facendo una battuta, prima del trasferimento al Lens mi sarebbe piaciuto vedere Diouf in un grande club italiano".

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