Pergolettese, Bolis: "Rosa pronta per il 90-95%. Completeremo con elementi duttili"


Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Sportivo della Pergolettese Gabriele Bolis, che ha parlato nel momento in cui sì, c'è stato un cambio di proprietà ma si prosegue con il progetto solido creato negli anni scorsi, che ha portato la società a essere tra quelle che, con idee, solidità e serietà, stanno dicendo la loro nel calcio: "Siamo contenti di iniziare questo corso anche in questa nuova società, con cui stiamo iniziando a lavorare con idee e strategie fatte in maniera condivisa e anche lungimirante. Stiamo lavorando in una maniera dal mio punto di vista importante per quanto riguarda la nostra realtà, sì piccola ma comunque al settimo anno di Serie C consecutivo: penso si sia tra le squadre più longeve in questo momento tra quelle che salgono scendono. Dobbiamo continuare a lavorare più o meno con le nostre idee, non è facile perché ogni anno ci sono tanti cambiamenti che vengono effettuati e che arrivano dall'alto, ma anche comunque il calcio è un mondo in continuo aggiornamento, dove c'è sempre bisogno di studiare, di aggiornarsi. Darwin c'è anche nel calcio, e se non ti fai trovare preparato ai cambiamenti strutturali e di riforme rischi di pagarla, e venirne fuori è poi molto complicato".
A proposito di cambiamenti, è la Serie C, già dalla governance Ghirelli, l'unica lega professionistica che ha avuto il coraggio di sperimentare, fare passi.
"Io vivo la C quindi posso parlare per la C. Sicuramente stiamo diventando, la Lega in sé è diventata, quasi una multinazionale, stanno lavorando in una maniera eccellente che porta a riforme vere, cambiamenti veri che stiamo cercando di effettuare in maniera importante: su questo, dobbiamo farci aiutare e dobbiamo aiutare anche noi la Lega. L'ultimo in ordine è il Football Video Support, penso sia il cambiamento più importante che verrà effettuato quest'anno, e siamo la prima lega mondiale ad adottarlo, la FIFA ha dato l'assenso solo alla Lega Pro che per altro ci offre questo benefit perché per noi è a costo zero a differenza del VAR, ma prima ancora c'è stata la Riforma Zola, che è una vera riforma sui giovani, e anche il Salary Cap, che è una cosa fondamentale perché è tosto vedere club che ogni anno soffrono da questo punto di vista: io sono abbastanza fino americano sotto certe cose, e vedo che leghe importanti, come NBA o MLS hanno questo tipo di format che funziona, è una direzione che porta nel futuro perché, come ha detto il presidente Marani, i diritti televisivi andranno a calare negli anni, e si dovranno trovare altre soluzioni. Poi, è un dato di fatto che in Italia per ogni euro di ricavo fatto ne vengono spesi 3, quindi forse se prima si parlava di alzare i ricavi adesso la cosa fondamentale è diminuire i costi, si deve arrivare ad avere una futurità maggiore".
Parlava del Football Video Support: come cambia secondo lei una partita con questo metodo?
"Non lo so, lo vedremo quando inizierà il campionato perché poi le cose vanno vissute. Alla presentazione non c'era solo Daniele Orsato, ma anche Pierluigi Collini, numero uno della FIFA: è stato abbastanza bello il tutto, comunque Collina è una figura impattante, una personalità davvero di livello, è stata un'ottima riunione. Poi, i cambiamenti ci devono essere e devono essere accettati, e la cosa che mi piace è che siamo i primi ad averlo: come funzionerà non lo so, noi stiamo istruendo anche la nostra parte tecnica in questa direzione perché giustamente anche loro si devono mettere nell'ottica di avere una cosa in più a cui pensare, anche i calciatori, quindi sicuramente qualcosina cambierà e noi dovremmo essere pronti, farci trovare pronti per questo tipo di cambiamento",
A proposito di calciatori, come sta nascendo dopo la conferma di mister Curioni a che punto è il mercato della Pergolettese?
"Siamo a un buon punto, abbiamo fatto tanti acquisti, 13 sono un buon numero, e adesso vediamo cercare di intervenire per completare la rosa: ci siamo dati degli step di tempo, sicuramente dopo la Coppa Italia di sabato vedremo anche a che punto siamo, perché comunque è la prima gara ufficiale, e da li ci proietteremo verso gli ultimi 15 giorni di mercato. Di sicuro grossi cambiamenti non verranno fatti, si potrà puntellare qualcosa ma di base andremo avanti con continuità, e con una situazione snella, perché avere troppi giocatori sotto contratto rischia di essere controproducente soprattutto poi per le cessioni. Preferiamo avere situazioni snelle, non ingolfarci troppo è la nostra strategia di lavoro che comunque anche con la nuova proprietà stiamo cercando di portare avanti, ma sostanzialmente al 90-95% siamo a posto. Il resto dipende anche dall'evoluzione del mercato, di certo punteremo sui giovani che comunque sono stati la nostra vera forza negli ultimi sei anni, e su giocatori duttili che possano ricoprire più ruoli. Per l'allenatore può essere più semplice, avere 22 ragazzi invece che 25 è più facile da gestire, alla fine l'allenatore è un responsabile di risorse umane di un'azienda, non fa solo la parte tecnica o di campo, e noi dobbiamo cercare di metterlo nelle migliori condizioni per fare tutto".
Giovani sì, ma quanto conta, fuori e dentro gli spogliatoio, avere due elementi come Arini e Lambrughi?
"Sono vecchietti, li prendo sempre in giro su questo, però sono tantissimo per noi perché comunque hanno vissuto questi ultimi cinque anni con noi e sono diventati parte della nostra famiglia. Lo dico sempre, ogni estate diventano più grandi, però anima e cuore non li puoi comprare e loro queste caratteristiche le hanno. Ce li teniamo ben stretti".
Oltre al mercato, la gara di Coppa Italia: cosa si aspetta di vedere dalla squadra?
"Sono molto curioso per la verità, perché comunque le amichevoli danno qualche indicazione ma hanno un valore abbastanza relativo, è inutile girarci intorno, la famosa frase 'calcio d'agosto non ti conosco' è veritiera, però mi aspetto di vedere una squadra che sta crescendo, che sta lavorando e che segue i dettami del mister: 32 giorni dopo l'inizio della preparazione torniamo in campo, normale che non saremo ancora belli pimpanti e a posto, però mi aspetto di vedere una squadra in crescita con la voglia di iniziare un percorso nuovo. Tra l'altro il Renate lo incontreremo anche all'esordio in campionato una settimana dopo, tanto che abbiamo di comune accordo annullato un'amichevole che avevamo programmato la scorsa settimana. Ci sarà anche un po' di fase di studio, è un po' una partita particolare".
