Il retroscena: Baschirotto era stato proposto al Bologna. Ora i rossoblù puntano due profili

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport rivela come al Bologna, prima che si scatenasse l'offensiva su Jhon Lucumí, tra i profili proposti era spuntato anche Federico Baschirotto, ora alla Cremonese. Tuttavia, la priorità del club era chiara: cercare un difensore mancino, in vista di una possibile partenza del colombiano. Poi è arrivato il norvegese Heggem, ma il futuro di Lucumí resta tutto da scrivere. Il Sunderland, infatti, ha alzato la posta raggiungendo la cifra “critica” fissata dai rossoblù: 28 milioni di euro più il 10% su una futura rivendita. Un’offerta superiore alla clausola rescissoria scaduta il 20 luglio.
Nonostante l’offerta allettante, il Bologna resiste. Lucumí ha già espresso da tempo la volontà di partire, l’agente spinge e i tifosi inglesi si sono mobilitati con l’hashtag “Lucumi free”. Ma i felsinei non vogliono perdere anche il terzo pilastro della difesa, dopo le cessioni di Beukema e Ndoye. Italiano rischierebbe di trovarsi senza la struttura difensiva con cui ha conquistato la Coppa Italia.
Per cautelarsi, scrive la rosea, il club sta lavorando su due fronti: rinnovo fino al 2029 per Lucumí con stipendio aumentato fino a 1,5 milioni annui, e sondaggi per due possibili sostituti. Il primo è Felipe Morato, 24 anni, mancino in uscita dal Nottingham Forest e valutato circa 15 milioni. Il secondo è Mohammed Salisu, 26 anni, centrale del Monaco, con una valutazione intorno ai 10 milioni.
