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Cosenza, tensione alle stelle: chiuse le curve Bergamini e Catena, tifosi in rivolta

Cosenza, tensione alle stelle: chiuse le curve Bergamini e Catena, tifosi in rivoltaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 10:04Serie C
di Daniel Uccellieri

Clima rovente in casa Cosenza. Dopo la polemica per la mancata fascia nera in Coppa Italia in memoria di Padre Fedele, storico frate ultrà, la società silana si trova di nuovo nel mirino. La decisione di chiudere le curve Bergamini e Catena dello stadio San Vito-Marulla ha scatenato la protesta dei tifosi, che parlano di rottura definitiva con il club.

La società ha motivato la scelta con la necessità di «razionalizzare gli spazi interni dell’impianto», ma la giustificazione non ha placato le contestazioni. Anzi, il malumore si è allargato anche alla politica locale: alcuni consiglieri comunali di opposizione hanno accusato l’amministrazione di aver tradito le promesse fatte ai sostenitori rossoblù, definendo la decisione «un atto che cancella il passato, ignora il presente e non investe sul futuro».

Alla polemica si è aggiunto anche Alfredo Citrigno, imprenditore da tempo interessato a rilevare il Cosenza calcio. Attraverso i social ha lanciato un messaggio diretto al presidente Guarascio: "Ho letto della scelta di chiudere le curve “Bergamini” e “Catena”, scelta che non ha nulla a che fare col calcio. Credo che oggi più che mai serva l’opposto! Dare segnali concreti di rispetto e vicinanza, non di chiusura. Senza i tifosi non esiste partita, non esiste emozione, non esiste futuro. Caro Eugenio Guarascio, i cancelli si possono chiudere, ma la passione dei Cosentini no. E il giorno in cui questa città tornerà a sentirsi protagonista, lo farà grazie ai suoi tifosi. Sempre forza Lupi. Risorgeremo".

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