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Inter, Conte: "Iniziamo a vedere la meta. Normale essere in fibrillazione ma restiamo sereni"

Inter, Conte: "Iniziamo a vedere la meta. Normale essere in fibrillazione ma restiamo sereni"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 21 aprile 2021, 23:59Serie A
di Niccolò Pasta
fonte Inviato al "Picco"

Dopo il pareggio contro lo Spezia del “Picco”, Antonio Conte, allenatore dell’Inter, parla così in conferenza stampa: “Avremmo messo tutti la firma per arrivare a questo punto della stagione in questa maniera. Oggi dispiace perché avremmo meritato molto di più per quello che si è visto in campo, per gli episodi che ci sono stati. Potevamo essere più qualitativi nell’ultimo passaggio, ma il pallone inizia ad essere più pesante quando arrivi al rush finale, molti ragazzi sono alla prima volta che lottano per un grande trofeo. Non abbiamo sottovalutato niente e nessuno, una grande squadra è sempre umile”.

Quanto è vicino il traguardo?
“Le partite iniziano a diminuire e la meta iniziamo a vederla. È normale essere in fibrillazione, ma noi dobbiamo essere sereni e fare affidamento sulle nostre conoscenze. Anche con le gambe stiamo bene, siamo nelle condizioni di fare qualcosa di importante. Mi aspetto di vedere l’Inter che ho visto quest’anno e l’anno scorso. Di continuare a crescere. Stiamo vivendo un’esperienza nuova, l’anno scorso siamo arrivati in finale di Europa League e secondi in campionato. Ora abbiamo la possibilità di vincere lo scudetto e fare qualcosa di eccezionale, cosa che non solo l’Inter non ha fatto, ma tutte le squadre nell’ultimo decennio”.

Che ne pensi della Superlega?
“Lo sport e la tradizione sono importanti, la storia è importante e va rispettata perché ha fascino. Ogni paese deve mantenere le sue tradizioni Poi non bisogna dimenticare che il calcio è passione, non è solo business. Solo la passione per il calcio ci fa andare avanti. La meritocrazia è importante e nello sport ci deve essere sempre. Dall’altro punto di vista, sinceramente, penso anche che gli organismi importanti come l’UEFA prendono i ricavi e poi danno una minima parte ai club ed è giusto che facciano delle riflessioni. In questo momento anche loro devono fare delle riflessioni e rendere più congrua la parte che viene riservata alle società di calcio”.

Tu ti vedi ancora a lungo all’Inter?
“Come sto ribadendo sempre noi dobbiamo lavorare e guardare il presente che è quello dove noi possiamo incidere. Non ci nascondiamo dietro a un dito, sappiamo le vicissitudini che ci sono state quest’anno. Alla fine della stagione si dovrà fare chiarezza perché i tifosi lo meritano”.

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