Juve, la Continassa riapre le porte ai pochi rimasti. Allegri ha una speranza in questi giorni

Il momento è di quelli delicati, sicuramente il più delicato dell’epoca targata Andrea Agnelli. La Juventus si trova in mano un progetto tecnico su cui ha investito tanti milioni che però in questi primi quindici mesi di realizzazione non sta trovando riscontri positivi, ma solo passi indietro costanti. I quadri dirigenziali della Vecchia Signora hanno deciso di dare ancora fiducia a Massimiliano Allegri che da quest’oggi tornerà a guidare quel che resta della squadra in vista del prossimo ciclo di partite che decreterà il futuro prossimo del club e del tecnico.
Si riaprono i cancelli della Continassa dopo la disfatta di Monza.
È rimasto ancora tutto lì e difficilmente si leverà dalla testa prima della ripresa dei giochi. La Juventus questo pomeriggio riapre le porte del proprio centro sportivo ma chiaramente il pensiero a quanto accaduto in quel di Monza ancora scotta tutto l’ambiente. Saranno solo sei i giocatori della prima squadra che ricominceranno ad allenarsi, ai quali verranno aggregati i più giovani da Next Gen e Primavera. Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Kean e Soulé, tutti gli altri (14) sono partiti per gli impegni con le proprie nazionali. Quasi tutti resteranno in Europa (compresi i brasiliani Bremer e Danilo e lo statunitense) eccezion fatta per il colombiano Cuadrado e gli argentini Di Maria (per lui due giornate di qualifica dopo l’espulsione rimediata domenica) e Paredes impegnati in Nord America. Saranno anche gli ultimi a rientrare, non arriveranno a Torino prima di giovedì prossimo.
La speranza di Allegri in vista del Bologna.
14 ma sarebbero potuti essere 17 se le problematiche degli ultimi giorni non avessero attanagliato le condizioni di Rabiot, Alex Sandro e Locatelli. E proprio questi tre rappresentano la speranza di Massimiliano Allegri verso la ripartenza. L’allenatore bianconero, confermato anche dal presidente in una telefonata considerate le ore passate da Allegri nella sua Livorno, spera infatti di rimpolpare il pacchetto di giocatori a disposizione con i rientri dall’infermeria dei tre succitati che, salvo sorprese, saranno nella lista dei convocati per la sfida contro il Bologna che darà il via a un tour de force di 12 partite in 42 giorni fra campionato e Champions League.
