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L'ex Inter Pereira: "Chiesi io la cessione, Mazzarri voleva che restassi. Sento ancora Zanetti"

L'ex Inter Pereira: "Chiesi io la cessione, Mazzarri voleva che restassi. Sento ancora Zanetti"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
giovedì 23 dicembre 2021, 18:53Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

L'ex esterno dell'Inter Alvaro Pereira ha rilasciato un'intervista a L'Interista. Questi i passaggi principali, a partite dal suo addio ai nerazzurri: "Stava per arrivare la Coppa del Mondo 2014, così scelsi di mettere la Nazionale davanti al club. Avevo bisogno di giocare tanto per guadagnarmi la chiamata della Celeste, così andai al San Paolo. Mazzarri mi disse: 'Vorrei che rimanessi, ma il tuo ragionamento è giusto'. Ho grande rispetto per Walter e per quel discorso che mi ha fatto. Anche se mi è dispiaciuto lasciare le cose a metà con l'Inter e con i suoi tifosi".

Pensa che con Inzaghi si sarebbe trovato bene?
"Sicuramente. Sarei stato curioso di giocare in questa Inter, ogni tanto ci penso, mi sarebbe piaciuto. Perché quella di adattarmi ad una mentalità così differente, difensiva, è stata una delle principali difficoltà a livello personale. In quel campionato c'erano delle squadre che giocavano già come oggi fanno in molte in Italia, su tutte ricordo una grande Fiorentina con Montella, faceva un calcio spumeggiante".

Sente ancora Zanetti?
"Sì, gli ho fatto i complimenti per lo Scudetto, un grande traguardo. Ma ho avuto un ottimo rapporto anche con altri, come Samuel, Cambiasso, Alvarez, Chivu, Ranocchia, Handanovic, Palacio, non ne sto citando tanti che non mi vengono in mente ora. A livello sportivo non abbiamo raccolto molto, ma nello spogliatoio c'era un clima molto bello".

Cosa pensa della sfida con il Liverpool in Champions?
"Si può fare, non è impossibile, l'Inter ha una grandissima squadra. Poi un fattore fondamentale che potrebbe tornare a vantaggio dei nerazzurri è il fatto che non c'è più la regola del gol fuori casa. Credo che possa infatti avvantaggiare più la squadra che non parte favorita nel doppio confronto, come in questo caso è l'Inter. Nella partita di anni fa col Tottenham ci fu fatale, visto che andammo a rimontare il 3 a 0 dell'andata con il 4-1 del ritorno, uscendo ugualmente".

Farà l'allenatore dopo aver lasciato il calcio?
"Un giorno alla volta, non penso ancora al ritiro. Dopo essermi ripreso da un infortunio durante l'esperienza in Paraguay, mi sono dato questo motto. Quel che è certo è che mi vedo ancora vicino al calcio, che amo tanto. Non so ancora se come allenatore, dirigente o nelle giovanili".

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