La Juventus al 70-80%. Gli esempi Kulusevski e McKennie spiegano la crescita bianconera

E' domanda ricorrente in ogni analisi post partita della Juventus. A prescindere da quanto la prestazione in questione sia convincente o meno. Ma questa è la Juventus di Andrea Pirlo? Un interrogativo a cui lo stesso allenatore bianconero, ieri alla vigilia della sfida contro la Roma, ha parzialmente risposto prendendo come esempio 2-3 giocatori della rosa. "Nella gara d'andata non mandavamo ancora a saltare McKennie sui calci d'angolo e facevamo battere i piazzati a Kulusevski. Col tempo abbiamo capito che invece si doveva fare al contrario perché Kulusevski non è un gran battitore e McKennie è bravo a saltare. Non facendo gare di preparazione non conoscevamo ancora bene i giocatori che avevamo a disposizione", ha spiegato. Prima di proseguire con l'analisi che chiama in causa anche un altro singolo: "Siamo al 70-80%.
All'andata ad esempio non avevo Alex Sandro e avevo messo Cuadrado a sinistra come prova. Non era andato benissimo ma non conoscendoli dovevo provare".
Insomma, senza troppi giri di parole, Pirlo ha ammesso alcuni errori dettati dalla non conoscenza della rosa. E ci mancherebbe, visto il pochissimo tempo avuto per lavorare dal giorno dell'annuncio all'inizio del campionato. Ora però, un girone dopo, la situazione è molto diversa: Cuadrado gioca stabilmente a destra, Kulusevski non batte più i calci piazzati e McKennie è diventato formidabile incursore. E pure il campo, dopo qualche incertezza di troppo, sta iniziando a mostrare una Juventus più squadra e maggiormente consapevole di cosa fare in partita. E quella di oggi contro la Roma sarà certamente un altro banco di prova importante in questo processo di crescita.
