Lecce-Monza 2-1, le pagelle: che errore per Dorgu. Morente si sblocca, Maldini poco incisivo

Risultato finale: Lecce-Monza 2-1
LECCE (Pagelle a cura di Marco Pieracci)
Falcone 5,5 - Difetto di comunicazione con Dorgu, viene trafitto dal fuoco amico. L'errore è del danese, ma non sembra esente da colpe.
Guilbert 6 - Kyriakopoulos parte col freno a mano tirato, poi lo soffre un po'. Rischia con un tocco di mano al limite dell'area.
Baschirotto 6 - Il grave infortunio di Gaspar lo ha privato della spalla quasi inseparabile, non risente del cambio di partner.
Jean 6 - La seconda presenza consecutiva da titolare è decisamente meno proibitiva, nella difesa a 4 sembra a suo agio.
Dorgu 5 - Parte basso, ma arriva comunque: si prende il rigore di forza. I problemi sono dietro, dove fa danni: la combina grossa beffando Falcone.
Coulibaly 6,5 - Fondamentale per il contributo che garantisce nella fase di riconquista. Partita di grande sostanza, il pubblico apprezza.
Berisha 7 - Pensiero più verticale rispetto a Ramadani, il lancio per il primo gol è una chicca. Avvia pure il raddoppio. Turati gli nega la gioia del gol. Dal 55' Ramadani 6 - Regia lineare.
Rafia 6 - Tecnicamente indiscutibile, si fa valere anche nei contrasti: non toglie mai la gamba nemmeno col fardello del giallo sulle spalle. Dal 68' Helgason 5,5 - Perde un paio di palloni pericolosi.
Pierotti 6,5 - Tanta fisicità e spirito di sacrificio nell'interpretazione del ruolo, penetra come lama nel burro creando le premesse per il raddoppio. Dall'89' Kaba sv
Krstovic 6,5 - Rapporto conflittuale col dischetto, sbaglia il terzo rigore su quattro da quando è in Italia. Se ne divora un altro in movimento, poi fa esplodere il Via del Mare. Dal 68' Rebic 5,5 - Non gestisce bene le ripartenze.
Morente 7 - Rigenerato dalla cura Giampaolo, ripaga la fiducia del tecnico col primo centro in A. Oltre alla rete lampo, altre buone giocate.
Marco Giampaolo 6,5 - Archiviato l'esperimento non riuscito della difesa a 4, ripristina il 4-3-3 ritrovando un po' di certezze e soprattutto la vittoria in uno scontro diretto fondamentale. 8 punti in 4 partite da quando ha preso il posto dell'esonerato Gotti. Per ora i conti tornano.
MONZA (Pagelle a cura di Marco Pieracci)
Turati 6,5 - Tiene a galla i suoi ipnotizzando Krstovic dagli undici metri, vola per togliere dall'incrocio la punizione telecomandata di Berisha.
Izzo 5 - Pronti, via, si fa cogliere subito fuori posizione: Morente si invola verso la porta con intenzioni bellicose, non riesce a sbarrargli la strada. Dal 67' Sensi 5,5 - Ritmo basso, non alza il livello.
Mari 6 - Del pacchetto difensivo è il meno titubante, sbroglia qualche situazione e cerca di trasmettere un po' di sicurezza a tutto il reparto.
Caldirola 6 - Ritrova una maglia da titolare dopo un mesetto ma il rientro non è fortunato: deve abbandonare il campo anzitempo. Dal 39' Carboni 5,5 - Entra a freddo e non sembra prontissimo, poco reattivo in chiusura.
Birindelli 6 - Il più propositivo nel primo tempo, mette a nudo limiti difensivi di Dorgu: un paio di discese avrebbero meritato maggior fortuna. Dal 79' Pereira sv
Bondo 5,5 - Concede troppa libertà a Berisha, cresce alla distanza sradicando diversi palloni ma non abbastanza per strappare la sufficienza.
Bianco 5,5 - Frana addosso a Dorgu, mandando il Lecce sul dischetto. Genera l'autogol, si butta dentro e segna ma non vale. Dal 79' Maric sv
Kyriakopoulos 5,5 - Sverniciato da Pierotti in occasione del raddoppio, nella ripresa trova il fondo con maggior continuità ma è impreciso al cross.
Maldini 5,5 - Nelle ultime settimane pare aver perso un po' di smalto, si accende solo a sprazzi: gran palla a Bianco ma in fuorigioco. E un paio di conclusioni sbilenche.
Caprari 5 - Dovrebbe aggiungere un pizzico creatività sulla trequarti, non trova lo spunto per mettere in difficoltà la difesa giallorossa. Dal 67' Forson 5 - Ingresso non indimenticabile.
Mota 5 - Gli capita sui piedi la palla del pareggio, ma la spara in curva da ottima posizione. Prova a fare meglio, senza trovare la porta.
Alessandro Nesta 5 - Primo quarto d'ora da incubo, il balzo di Turati lo salva dal crollo e il regalo di Dorgu lo rimette in gioco. Ma i limiti nella fase realizzativa lo inchiodano ancora una volta. La perdita di Djuric lo priva del riferimento principale in avanti, dove mancano valide alternative.
