Avellino, D'Agostino: "Tutino come Favilli. Ha rinunciato ad alcune mensilità per l'infortunio"

“Siamo partiti come volevamo, ma ai ragazzi dico che non abbiamo ancora fatto nulla. Sono contendo del lavoro che stiamo svolgendo, ma c’è ancora tanto da fare, il campionato è lungo e c’è da lottare su ogni campo con umiltà e determinazione”. Il presidente dell’Avellino Angelo D’Agostino parla così ai microfoni di Prima Tivvù nel corso del programma ‘Contatto Sport’: “Conosco i calciatori uno per uno, ho un rapporto molto confidenziale. Anche oggi sono passato a caricarli prima che partissero per Padova. Io credo che possiamo dire la nostra in questo campionato, sono degli ottimi professionisti, scelti con criterio. - prosegue il numero uno irpino come riporta Tuttoavellino.it - E poi fiducia in mister Biancolino, che sa fare gruppo, continuando a tenere tutto quello che avevamo nello scorso campionato”.
Spazio poi ai giovani e alla questione del minutaggio: “È una regola importante e per questo prendere giovani di talento ci permette di poterla rispettare guadagnando anche qualcosa a livello economico. Tutti sono stati scelti con oculatezza e bravura e siamo soddisfatti del lavoro fatto. Dal canto loro i giovani si sono integrati bene con il resto del gruppo e li vedo pronti a prendersi le proprie responsabilità. Quando abbiamo preso l’Avellino, il nostro obiettivo era quello di avere una squadra tutta fatta da giovani costruiti e cresciuti in casa. In quale categoria? Magari in Serie A”.
D’Agostino poi si sofferma sulla sfida al Padova e sul campionato: “Ci sono ricordi anche brutti di quella piazza, il primo anno facemmo la semifinale play off contro di loro e la perdemmo. Speriamo di fare bene e continuare il nostro cammino. - prosegue il presidente – Bonus promozione? Non ricordo, ma non è importante. Con il mister basta un incontro perché c’è un rapporto di fiducia e amicizia, pensa davvero poco alla parte economica, ma solo alla passione”
Infine il numero uno biancoverde si sofferma su uno dei colpi estivi come Gennaro Tutino che è ancora fermo ai box: “Sia lui sia Favilli hanno rinunciato a delle mensilità visto che hanno riconosciuto di non poter dare il loro apporto e da professionisti hanno deciso per fare questa cosa. Significa attaccamento, veri uomini, ed è una componente molto rara nel calcio. È un gesto che vale più di tante parole”.
