Mbappé in Serie A sarebbe impossibile non solo per i costi. CR7 disse sì a 33 anni

Kylian Mbappé in Serie A in questo momento della sua carriera sarebbe semplicemente impossibile. Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter, ieri sera prima della gara vinta 3-0 sul campo dello Slavia Praga ha ribadito una verità lapalissiana. "Un'operazione del genere rappresenterebbe una pazzia per un club italiano. Una volta in Italia arrivavano grandissimi campioni in età giovanile, oggi c'è un campione al Milan che è Modric ma arriva a 40 anni. Dobbiamo adattarci e valorizzare il nostro prodotto, che alla fine ripaga".
Ed effettivamente sarebbe una operazione troppo onerosa, anche per un giocatore che è sbarcato a Madrid dopo la scadenza del suo contratto col Paris Saint-Germain. Al campione francese è stato corrisposto un premio alla firma, da spalmare nei cinque anni di contratto, di 120-150 milioni di euro. Più un ingaggio da 15 milioni di euro netti a stagione. Una operazione gigantesca, troppo alta per i club italiani. Ma non è solo questo il punto.
Marotta infatti sottolineava anche un altro aspetto, ovvero che anche dal punto di vista sportivo il nostro campionato non è più un punto d'arrivo. Piuttosto una lega in cui chiudere la carriera. Modric e De Bruyne, due dei più importanti acquisti estivi, sono arrivati in estate a 40 e a 34 anni. Pensare di portarli in Serie A anche solo cinque anni fa era pressoché impossibile. Anche per una questione di competitività, di prestigio. Del resto non è un caso se non vinciamo una Champions League da 15 anni e nel frattempo Modric a Madrid ne ha vinte sei. Anche con i nostri top club siamo ai margini della top ten delle società più importanti e come campionato lontano anni luce dalla Premier League.
E allora i grandi campioni possiamo permetterceli solo quando hanno abbondantemente superato i trent'anni. Del resto, l'ultima grande follia la fece proprio una Juventus allora in massima espansione in cui era presente (ancora per poco) Giuseppe Marotta. In quel caso il club bianconero spese quasi 300 milioni di euro tra cartellino e ingaggio del portoghese, l'operazione per distacco più costosa definita da un club italiano negli ultimi anni. Un affare all'altezza dei grandissimi affari europei. Però anche quell'accordo fu possibile solo perché l'avventura a Madrid di CR7 era ormai al capolinea, perché il campione portoghese aveva 33 anni. Anche in quel caso cinque anni prima sarebbe stato impossibile, pur volendo mettere in conto di spendere la stessa cifra.
