Napoli, il mercato fatto anche in casa: in quattro vogliono conquistare Spalletti

Nel pieno della crisi Covid e senza le risorse della Champions League, mai come quest'anno il Napoli prima di muoversi in entrata dovrà valutare il parco giocatori a disposizione col nuovo allenatore e provare a sbloccare delle uscite. Le grandi cessioni, con i nomi molto chiacchierati di Koulibaly e Fabian, sono tutt'altro che semplici ed il club partenopeo valuterà anche profili di secondo piano per poter tagliare ingaggi e crearsi un tesoretto. Ma non è da escludere un'indicazione diversa da parte di Luciano Spalletti che potrebbe chiedere la conferma di alcuni elementi: in questo senso potrebbe essere utile il primo dei due ritiri estivi, in programma a Dimaro dal 15 al 25 luglio, senza gran parte dei 9 nazionali impegnati agli Europei.
Sarà un modo per il nuovo tecnico di valutare anche il materiale a disposizione e ragionare su alcuni giocatori finiti ai margini quest'anno o di rientro dai prestiti: A partire da Adam Ounas, classe '96 reduce da un'ottima stagione al Crotone, che a destra è chiuso da Politano e Lozano, che il club non ha intenzione di vendere, ma che a sinistra potrebbe essere un rincalzo ad Insigne oppure a Zielinski centralmente, come spesso è stato impiegato da Cosmi nell'ultima stagione. Altro rientro, dopo sei mesi senza grande spazio alla Fiorentina, è quello di Kevin Malcuit, che in un'estate di difficoltà economica e dopo lo svincolo di Hysaj potrebbe essere l'alternativa a destra a Di Lorenzo che negli ultimi anni del resto è stato una garanzia con poche partite saltate. Da valutare anche Sebastiano Luperto da quarto centrale, considerando l'addio di Maksimovic ed essendo anche un prodotto del settore giovanile e utile dunque nelle liste Uefa e federali. Avrà voglia di rilanciarsi invece Stanislav Lobotka, reduce da un anno ai margini tra problemi fisici e la scarsa considerazione di Gattuso nel centrocampo a due: l'Inter provò a prenderlo proprio all'epoca della gestione Spalletti e chissà che le cose possano cambiare, permettendo al club di rivalutare un proprio patrimonio ed allo stesso tempo ridurre anche i movimenti in entrata.
