Pasqualin ricorda Campana: "Persona dai modi gentili e decisi. L'AIC è cambiata molto"

Intervenuto ai nostri taccuini nel corso della rubrica "A tu per tu", Claudio Pasqualin ha ricordato Sergio Campana, scomparso nella giornata di ieri: "Era una persona dai modi gentili e decisi, ha saputo interpretare con grande capacità e rigore morale le riforme e i cambiamenti che hanno caratterizzato un periodo nel quale il nostro calcio era preso d’esempio ed era considerato il più bello del mondo".
Ha un ricordo particolare?
"In dieci anni di collaborazione di aneddoti ed episodi ce ne sono stati tanti. Con la Lega arrivavamo ai ferri corti e io ero molto teso e preoccupato, lui riusciva ad assorbire le tensioni e mi tranquillizzava. Bastava una partita di tennis e la tensione passava. Ad un certo periodo venivamo definiti in tutti i modi: da Don Chisciotte e Sancio Panza oppure i gemelli di Bassano. Abbiamo vissuto un periodo teso, superato alla sua sentita grazie al principio male non fare e paura non avere".
Come è cambiata l’AIC?
"È cambiata molto. Quella nostra era di lotta. Dovevamo iniziare ad arare il campo dei diritti dei calciatori. Ora l’AIC non è più di lotta ma di governo. È cambiato tanto. Ci si è adeguati all’evolvere dei tempi".
