Pazienza, parate e personalità: con Leali fra i pali, il Genoa è in buone mani

Ha saputo aspettare il suo momento. Una volta colto non ha più abbandonato la porta rossoblù. Dire che Nicola Leali sia stata una delle sorprese del campionato del Genoa sarebbe ingeneroso nei confronti di un portiere di qualità e soprattutto di tanta personalità. Sottolineare però la sua stagione, senza ombra di dubbio positiva, è quantomeno doveroso. L'estremo difensore rossoblù è stato uno dei protagonisti principali della formazione allenata prima da Alberto Gilardino ed in seguito da Patrick Vieira con parate decisive e gesti tecnici importanti.
Personalità e sicurezza
Sempre sicuro fra i pali, ha guidato la difesa con grande tenacia e personalità comandando l'area di rigore ogni qualvolta un pallone gravitasse nei pressi della sua porta. E poi ci sono state le parate decisive, tante, che hanno senza dubbio contribuito nelle partite che contavano (ovvero gli scontri diretti) a portare a casa punti pesanti per la salvezza, una su tutte il rigore parato ad Esposito al "Castellani" di Empoli. E con le sue 86 parate, per il momento, Leali è entrato nella top ten dei portieri con il maggior numero di interventi, guidata dal granata Milinkovic-Savic.
La scalata alla porta
Un attestato di stima nei suoi confronti arrivavano già dal ritiro di Moena dall'ex presidente Alberto Zangrillo e dal tecnico di allora Gilardino che sottolineavano la loro professionalità mentre si inseguivano le notizie di mercato legate all'estremo difensore che avrebbe dovuto prendere il posto di Martinez. Alla fine, dopo l'arrivo di Gollini, ha saputo aspettare con tanta pazienza, scalando poi le gerarchie nel momento dell'infortunio dell'attuale secondo portiere della Roma. Guadagnando la porta rossoblù. E non lasciandola più.
