Pepe su Juve-Udinese: "Contano le motivazioni. Conte? Chi vuole vincere lo chiama"

Quella tra Juventus e Udinese, in programma in serata all'Allianz Stadium sarà la partita del cuore di Simone Pepe (che ha giocato prima con il bianconero friulano e poi con quello torinese). In un'intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato di questo match: "Il blitz del Monza a Udine dimostra che in questa Serie A ci sono solo partite difficili. La Juve deve vincere e in queste sfide la motivazione fa la differenza".
Possibili tante novità a breve in casa Juve, a cominciare da un ruolo dirigenziale di primo piano per Chiellini: "Giorgio per me è un fratello, sfondi una porta aperta! Abbiamo giocato insieme per la prima volta nell’Italia Under 15, poi fino alla Nazionale A e per cinque anni alla Juve. Ha carisma e conosce la mentalità juventina più di chiunque altro: è super competente, serio e capace. Qualsiasi ruolo gli verrà affidato, farà il meglio della Juventus".
Si parla anche di un ritorno in bianconero di Conte, che qualcuno definisce una minestra riscaldata: "Assolutamente no! Tudor si sta giocando le sue carte, mi
dispiace parlare di un altro allenatore: resto sul pour parler, per rispetto di Igor. Anche su Conte sono di parte, è stato forse l’allenatore che mi ha cambiato la carriera più di tutti, è un manager a tutti gli effetti. Un motivo ci dev’essere se ogni volta che una squadra a secco di successi lo chiama, poi torna a vincere. Conte lo diceva sempre: “Vincere una volta può capitare a chiunque, farlo più volte non è per tutti”. È vero".
