Perché restare al Como? Fabregas: "Non si firma 4 anni se non si crede in un progetto"

Lipsia, Bayer Leverkusen, poi l'Inter. Sono tutti nomi che, ad alcuni allenatori, avrebbero fatto girare la testa e probabilmente cedere alla tentazione. Invece no, Cesc Fabregas ha deciso insieme al Como di restare, per una nuova stagione. Ancora più ambiziosa, a patto di ricevere in cambio munizioni dal calibro adatto per competere contro le grandi del calcio.

Ma tornando sulla scelta del mister spagnolo di rimanere sulle rive del Lago, lui stesso ha spiegato cosa sia accaduto al termine della scorsa stagione: "Ho ascoltato gente, ma non solo per andare. Sono un ragazzo di calcio, sono molto curioso e sincero. Non ho mai avuto dubbi, sono molto attaccato al presidente e a Charly (il ds Ludi, ndr). Ho firmato un contratto di quattro anni e non si fa se non si crede in un progetto solido", ha risposto Fabregas in conferenza stampa alla vigilia della Como Cup.

Poi ha ribadito cosa lo spinga ogni giorno ad arrivare al centro sportivo di Mozzate, in vista della prossima stagione e non solo: "Le parole le portano il vento, quello che fa di più è il lavoro e la costanza. Entrando qui ogni giorno alle 7 del mattino e via alle 23. Vogliamo portare la squadra più in alto possibile, è la cosa più importante. Quello che è successo non importa, non si finisce mai. Io devo essere tranquillo con la mia vita. C'è sincerità con la società, molta lealtà poi alla gente del Como".