Poliglotta e con una storia infinita alla Lazio. Chi è Tare, il nuovo ds del Milan

Dopo una discreta carriera in Germania, il calciatore Igli Tare arriva in Italia nel 2001 grazie al Brescia. Con le Rondinelle farà coppia in attacco con un certo Roberto Baggio e alla fine la sua avventura al Rigamonti parlerà di 15 gol in 75 presenze. Numeri che gli valgono la chiamata del Bologna2 anni dopo, avventura che durerà un biennio. Quindi, nel 2005, ecco il passaggio alla Lazio di Claudio Lotito.
Colonna per un decennio della sua Albania, alla Lazio giocherà per 3 anni prima di passare dietro la scrivania con ruolo dirigenziale. Inizialmente l'incarico è quello di coordinatore dell'area tecnica, diventando però ben presto il direttore sportivo di fatto. Sotto la sua gestione la Lazio metterà in bacheca 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe, arrivando alla separazione dal club biancoceleste nel giugno del 2023, 18 anni dopo il suo arrivo a Formello.
Dirigente dal carattere forte che predilige stare sul campo e trattare direttamente i calciatori, le sue operazioni sono aiutate dal saper parlare sei lingue: albanese, italiano, inglese, tedesco, spagnolo e greco. Una caratteristica che lo rende attore di rilievo sul mercato internazionale, oltre che su quello italiano, e che lo ha portato nel tempo a scoprire tantissimi calciatori sconosciuti ai più in giro per l'Europa. Ora la nuova avventura al Milan, col club rossonero che già in passato aveva sondato il suo profilo salvo poi prendere direzioni diverse.
