TMW - Da Villar a Pau Lopez e Veretout, Petrachi racconta i retroscena dei colpi Roma
Si è concesso ai microfoni di Tuttomercatoweb.com per una lunga chiacchierata senza filtri, Gianluca Petrachi. Il direttore sportivo ha parlato di tanti temi tra cui alcuni dei suoi colpi più importanti nella stagione a Roma.
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Su Pau Lopez “Sfato un 'luogo comune'. Diciamo che non l'ho pagato 30 milioni ma che è la cifra a bilancio. Di mezzo c'è stata la metà di Sanabria: l'ho pagato 18, che comunque sono sempre tanti. Non sono dispiaciuto di aver preso Lopez, è un buon portiere e con caratteristiche giuste, scelto anche per come gioca coi piedi condividendo la scelta con Fonseca e con Savorani. Solo che ha avuto come un black out e quando sei un portiere è dura rialzarti. Immagino come abbia sofferto: fa grandi parate, decisive, come ieri, e a volte perde la serenità nel giocare coi piedi che era la sua miglior virtù”.
Su Mkhitaryan e Smalling “Henrikh come gol e assist anche in questa stagione è tra quelli col miglior rendimento. E Smalling, insieme a Mancini e Ibanez, a mio modesto avviso forma una delle migliori linee difensive del panorama internazionale”.
Su Villar "Mi ha colpito la sua postura. Si posiziona sempre nel modo corretto per ricevere il pallone, come se glielo avessero insegnato da piccolo. La postura è fondamentale, apri o chiudi il corpo e sei pronto per la giocata. E' una virtù incredibile ma è un fattore sul quale Fonseca lavora tanto. Vuole giro palla veloce ma con lo scarico del centrocampista. Se la postura è sbagliata, scarichi sempre indietro”.
Su Veretout “Per 17 milioni più 2 di bonus ho portato a Roma il centrocampista attualmente più prolifico della Serie A e un ragazzo speciale”.