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TMW RADIO - Alessio: "Juve, non può essere il fallimento di Ronaldo. Il Porto ha meritato"

TMW RADIO - Alessio: "Juve, non può essere il fallimento di Ronaldo. Il Porto ha meritato"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 10 marzo 2021, 18:36Serie A
di Dimitri Conti

L'allenatore Angelo Alessio è intervenuto in diretta su TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando nelle sue analisi dall'eliminazione della Juventus dalla Champions League: "C'è grande delusione nell'ambiente, anche perché si pensava al Porto come vittima sacrificale, senza però riflettere sul fatto che chi arriva agli ottavi è forte. All'andata il gol di Chiesa ha dato possibilità di giocarsi il ritorno col favore del pronostico, in più c'è stata la superiorità numerica per oltre un'ora: il Porto ha meritato la qualificazione, la Juventus ha commesso molti errori tra andata e ritorno".

Ronaldo può essere il problema?
"Assolutamente no, a tutti capita di non giocare bene una partita. Se si guarda, sono stati vinti Scudetti e trofei grazie a lui, la rimonta sull'Atletico ce la ricordiamo tutti... Non può essere il fallimento di Ronaldo. Ci devono essere riflessioni, bisognerebbe spendere anche se ci sono di mezzo dei problemi finanziari. Non sono riusciti a farlo e credo, ahimè visto il bilancio di questa annata, non potranno neanche l'anno prossimo".

Quindi che bisogna fare?
"Una nuova politica, puntare sui giovani. Che però danno e tolgono, si è visto anche col Porto: ci vuole tempo per lasciarli crescere ma non vedo un'altra strada".

Quanto fa la differenza il centrocampo?
"Va detto che Pirlo ha in mente un altro tipo di centrocampo, con giocatori diversi. Averne di chiave lì ovviamente semplifica e dà una mano, è evidente che quest'anno il reparto in maggior difficoltà sia proprio quello, non c'è nessuno che possa prendere in mano il gioco con personalità. Quando il livello si alza vengono un po' fuori i difetti".

Sorpreso dal rendimento di Chiesa?
"Lo seguo da un po' di anni, e penso abbia ancora margini di crescita. A mio avviso è il miglior giocatore che abbiamo in Italia, guardando tra club e Nazionale, la Juventus ci ha visto lungo. Di giovani bravi la Juventus ne ha, ma sicuramente Chiesa sta facendo un percorso straordinario".

Che fare con Dybala?
"Credo che la Juventus sia costretta a rinnovargli il contratto o lo perde a parametro zero. Lui quest'anno è mancato alla Juventus, poi ovviamente ci sarà da mettersi al tavolino per valutare gli obiettivi. Non dimentichiamoci che comunque è stata vinta la Supercoppa, è in finale di Coppa Italia e che devono provare comunque a vincere il campionato: le somme si tireranno alla fine".

Quanto è difficile per Pirlo ora ripartire in campionato?
"Giusto continuare con lui, se una società cambia allenatore ogni anno è difficile programmare. Andrea ha le capacità per centrare gli obiettivi del club, oltre alle ambizioni e le idee giuste per far vincere i bianconeri in Italia e, spero, anche in Europa. Deve essere fatta però una valutazione con calma a tavolino, scegliendo i giocatori del futuro. Non era, non è e non sarà semplice".

Conte è primo.
"Il cammino dell'Inter è chiaro a tutti, e con un solo impegno a settimana Antonio prepara benissimo la partita, trovando tempo per aggiustare qualsiasi dettaglio. Notiamo poi che hanno avuto pochissimi infortuni, dato molto importante che gli consente di far ruotare i giocatori. Su due precedenti, tra Juventus e Chelsea e tutti e due con solo il campionato, abbiamo vinto. Ora, non dico sia facile, ma per come giocano e per l'entusiasmo che vedo nei loro, per le altre sarà dura. Le critiche lasciano il tempo che trovano, Antonio sta facendo un ottimo lavoro".

Quante speranze in chiave Italia per le prossime competizioni?
"Mancini ha fatto un lavoro eccezionale, permettendo alla Nazionale di tornare nelle posizioni che le competono ma a mio avviso c'è pure in mezzo la crescita individuale di questi ragazzi. Abbiamo ottime aspettative da questo gruppo".

Chiusura sul Milan.
"Penso avrebbero firmato per un campionato così. Hanno avuto molti infortuni e giocatori fermati col Covid, cosa che ti rende difficile giocare ogni quattro giorni. Sei punti non sono tanto, ma non puoi mai sbagliare, e in più sono ancora impegnati in Europa League: rischi che le scorie si ripercuotano in campionato, a maggior ragione se non hai tantissimi giocatori. Possono sicuramente pensare di lottare ancora per lo Scudetto".

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