Baldini lascia il Pescara dopo la grande impresa. Chi al suo posto? Vivarini in pole

Dopo aver guidato il Pescara a un’eccezionale promozione in Serie B, Silvio Baldini ha ufficializzato il suo addio al club abruzzese. Il tecnico toscano, 67 anni, ha affidato a una lunga lettera il suo saluto alla piazza biancazzurra: “È stata una stagione fantastica, a Pescara ho ritrovato tutte le condizioni per poter vivere i miei sogni e abbiamo vinto. Ho trovato un presidente come Daniele Sebastiani che mi ha sostenuto e un direttore come Pasquale Foggia che mi è sempre stato vicino. Abbiamo riportato questa bellissima piazza dove merita, abbiamo riportato 20mila persone allo stadio e io ho vestito per un anno intero la tuta del Pescara con orgoglio.
Dopo la festa e i complimenti però qualcosa si è spento, non sento più quella magia e quella follia per poter cavalcare i miei sogni. Ho guardato la mia famiglia, ho parlato con mia moglie e i miei figli, abbiamo deciso che è meglio fermarsi. Il mio calcio è questo, non mi piace fare le cose forzate, se non sento qualcosa dentro di speciale preferisco non allenare, perché non sono uno che prende in giro le persone. Quindi ho deciso di non proseguire l’avventura con il Pescara. Fino a gennaio non allenerò altre squadre, poi spero che si vengano a creare le condizioni giuste per tornare in panchina. Nel frattempo mi tengo il ricordo di un anno bellissimo, di tante belle persone che ho incontrato e di calciatori perbene che faranno carriera. Forza Pescara, Silvio Baldini”.
Il saluto di Sebastiani
Il presidente Daniele Sebastiani ha voluto commentare la decisione del tecnico, sottolineando il rispetto per la sua scelta personale: “In questi giorni sia io che il DS Foggia abbiamo detto tanto sulla situazione. Il Mister è diventato uno di famiglia: se non se la sente non possiamo obbligarlo. A noi ci ha riferito di problemi familiari e non posso entrare in questi ragionamenti. Per il rapporto che c’è e per la persona che è al di là del calcio bisogna rispettare la decisione, non si può costringere a restare a Pescara”.
Sulla possibile successione, Sebastiani ha aggiunto: “Non ci siamo guardati attorno, abbiamo aspettato solo Baldini perché non avevamo il sentore che potesse avere problemi di questo tipo emersi il giorno dopo quando è tornato a casa. Io sono stato anche a casa sua; se lui non può non ci posso far nulla. Su un personaggio come Baldini che nel corso della stagione ha detto ai ragazzi di non pensare ai soldi del premio io non posso dirgli nulla. Non mi ha chiesto soldi in più su cui potevo ragionare ma la sua è una questione personale e conoscendolo non dice bugie”.
Chi in panchina al suo posto?
Ora il Pescara guarda avanti, e tra i nomi sul tavolo per la panchina c’è quello di Vincenzo Vivarini. L’allenatore abruzzese, reduce dall’esperienza al Frosinone, rappresenterebbe una scelta nel segno della continuità e dell’identità: per lui sarebbe un ritorno in biancazzurro, anzi il terzo. Vivarini ha infatti già vestito la maglia del Pescara da calciatore e, nella stagione 2006/2007, ha ricoperto il ruolo di vice allenatore. Lo riferisce Sky Sport.
